Con l’arrivo di neve anche in pianura, di freddo, di gelo e di abbondanti piogge scatta di nuovo l’allarme per le campagne. Si teme soprattutto per gli ortaggi e le verdure in campo aperto. L’abbassamento repentino delle temperature rischia, infatti, di provocare gravi danni, che si vanno ad aggiungere a quelli, ingenti, causati nelle scorse settimane dalle intemperie che, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, si sono abbattute pesantemente sul nostro Paese. A lanciare l’allarme è la Cia-Confederazione italiana agricoltori per la quale c’è il pericolo che molte coltivazioni vadano distrutte; il che andrebbe ad aggravare una situazione, quella dei produttori agricoli, di per sé già molto difficile.
Problemi per il grano – Mentre ancora si registrano pesanti difficoltà per le semine di grano, a causa dei terreni che restano allagati, il maltempo, che – come rilevano i metereologi – dovrebbe essere caratterizzato, in particolare, da gelate diffuse, mette in pericolo -segnala la Cia- le coltivazioni invernali di ortaggi e verdure a cielo aperto, a cominciare da cavoli, broccoli verze, insalate, carciofi, cicorie, radicchio. Alcune di queste colture, purtroppo, rischiano di andare perdute. La colonnina di mercurio sotto zero può avere conseguenze anche per la floricoltura. Nessun pericolo, invece, per mele, pere e kiwi, le cui produzioni sono già state raccolte.
Non solo – L’ ondata di freddo -evidenzia ancora la Cia- farà lievitare anche i consumi di carburante agricolo, specialmente per il riscaldamento delle serre. E questo sarà un ulteriore danno, visto che non c’è più il “bonus gasolio” e così i produttori vedranno crescere i costi che già hanno toccato livelli insostenibili.