Correva l’anno 1980 quando l’allora Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste rilasciava la prima fascetta che identificava una denominazione vinicola come "garantita" (D.O.C.G.). Si apriva così una nuova era per il vino italiano. Questa fascetta, serie AA n° 000001, è oggi conservata negli uffici del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ed è l’immagine simbolo dei festeggiamenti per il trentennale della storica data. Così l’intera giornata di martedì 14 dicembre 2010 sarà dedicata alla ricorrenza, a cominciare dalle 9.00 quando, al Teatro “Poliziano”, si aprirà un convegno dal titolo "Generazione N. Evoluzioni del mercato del vino e novità sulla tutela". Si tratta di un evento aperto ad un’articolata serie di interventi e attraverso il quale il Consorzio del Vino Nobile intende sottolineare l’importanza del suo ruolo di promozione della denominazione e di controllo sulla qualità di un prodotto, senza perdere di vista il processo evolutivo che il Nobile ha conosciuto in questi anni. Prenderanno parte alla giornata protagonisti di ieri e di oggi per ricordare quello che è stato e per raccontare come è ora il mondo del vino. Saranno presentate indagini anche sul futuro del settore per i giovani imprenditori vitivinicoli (la generazione N, quella del Nobile di Montepulciano) e sarà analizzato il rapporto tra i giovani e il vino.
La prima fascetta – La storia della fascetta AA 000001 è molto lunga. Sono infatti occorsi circa 11 anni di riunioni, incontri, richieste da quando, nel lontano 1969, il Consorzio fece richiesta della Docg (Legge 930/63), a quando questa è stata riconosciuta nel 1980. Il Consorzio del Vino Nobile, primo in Italia, diviene una vera e propria rompighiaccio nel mare della burocrazia fino al 1978, data della pubblicazione in Gazzetta della richiesta di modifica al disciplinare del Nobile. Il 1 luglio 1980 fu l’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a firmare il decreto che sanciva l’ottenimento della Docg per il Vino Nobile di Montepulciano. Il percorso non sarebbe finito qui, dal momento che non essendoci precedenti fu proprio il Consorzio del Vino Nobile, d’intesa con il Ministero dell’Agricoltura e con la Camera di Commercio di Siena, a mettere a punto il sistema dei controlli (fu creata la prima commissione camerale, la “N.1”) e poi altro compito duro: chi avrebbe stampato le fascette? Chi le avrebbe distribuite? Insomma fu davvero difficile permettere a quell’annata, il 1980, di uscire due anni dopo con quella fascetta che prima d’allora nessuno aveva mai visto. E proprio per questo cominciò da parte del Consorzio un importante lavoro di promozione nei confronti del consumatore, soprattutto all’estero, per far comprendere il valore aggiunto dato da questa etichetta.
I numeri del Nobile – Nel 1980 furono 450mila le bottiglie di Nobile Docg. Nel 2009 il Consorzio ha rilasciato 8 milioni di fascette. Il mercato del Vino Nobile di Montepulciano ha visto un 2010 positivo con importanti quote verso l’estero dove è andato il 68% di prodotto mentre il restante 32% è stato destinato al mercato nazionale con Toscana (circa il 40 per cento) e Lombardia (circa il 15%) come regioni capofila. L’export del Nobile in particolare si rivolge ai paesi europei (circa il 70% della quota), dove Germania (30 per cento), Svizzera (27%) restano i principali mercati. Si sono riconfermati in forte crescita anche i mercati Usa e quello asiatico, paesi nei quali il Consorzio è stato e sarà ancora presente con un tour promozionale.