La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore Franco Manzato, ha approvato un protocollo d’intesa tra Regione e Istituto Sviluppo Agroalimentare finalizzato a promuovere forme innovative di aiuti agli investimenti per le aziende che operano nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli che hanno progetti cantierabili, ma che non è stato possibile finanziare, per esaurimento dei fondi, nell’ambito della nella misura 123 del Programma di Sviluppo Rurale “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli”.
Psr – “Nei due bandi del PSR finora emanati – ha spiegato Manzato – sono state infatti impegnate tutte le risorse destinate a questa finalità, per un totale di circa 81 milioni di euro. Addirittura non è stato possibile soddisfare tutte le richieste pervenute con il secondo bando, nonostante una dotazione di circa 39 milioni di euro. Queste aziende, peraltro, svolgono una funzione di motore dello sviluppo economico e sociale anche al di fuori del proprio comparto produttivo, in quanto i loro investimenti determinano ricadute positive su ditte fornitrici di tecnologia e servizi e sui produttori agricoli di materia prima”.
Aiuti nazionali – A fronte della impossibilità di reperire risorse aggiuntive da parte della Regione, direttamente o indirettamente, è stato pertanto deciso di ricorrere al regime di aiuti nazionale attuato dall’Istituto per lo Sviluppo Agroalimentare ISA, società finanziaria del Ministero delle Politiche Agricole. “Tali aiuti – ha fatto presente Manzato – si riferiscono alla concessione di prestiti agevolati e partecipazione provvisoria al capitale sociale delle aziende. In questo modo, Isa è in grado di proporre mutui a tasso agevolato che possono arrivare, nel caso di piccole e medie imprese, al 15 per cento del tasso di riferimento del settore industria. Per il Veneto si tratterebbe anche di avviare una positiva e innovativa partnership per uno dei comparti strategici del sistema economico regionale, con scambio reciproco di informazione su progetti di sviluppo imprenditoriale attivando un canale diretto con le imprese agroalimentari”.