De Capitani (Lombardia): distretti agricoli per promuovere aggregazione

Intervista di agricultura.it all’assessore all’agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani.

Assessore De Capitani, come si chiude il 2010 per l’agricoltura della sua regione? Faccia un breve bilancio.

Si chiude un anno che ha certamente rappresentato un’inversione di tendenza rispetto ai terribili risultati del 2009 L’analisi congiunturale del terzo trimestre 2010 conferma un generale miglioramento, che, dall’inizio dell’anno, prosegue nella direzione di una lenta e graduale ripresa. Diciamo che stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel, anche se per diversi settori il bilancio è ancora molto pesante, come ad esempio per il comparto dei suini, delle carni bovine e del florovivaismo.

La Conferenza delle Regioni e Province autonome ha recentemente presentato un documento unitario sulla riforma della PAC: quali sono le aspettative principali dalla prossima Politica Agricola Comune per la Lombardia? 

Abbiamo l’occasione straordinaria di partecipare alla discussione sul futuro della nuova PAC, ovvero sulle regole che governeranno tutta l’agricoltura europea fino al 2020 e credo che la Lombardia, una fra le regioni agricole più importanti dell’intera Unione Europea, possa avere un ruolo propositivo nel disegnare una proposta che risponda alle reali necessità del nostro settore primario. Ci aspettiamo una PAC che, da un lato, sappia rilanciare i sistemi agricoli intensivi della pianura e che, dall’altro, sappia adeguatamente compensare le funzioni pubbliche svolte dalle aziende di collina e di montagna, che con la loro attività contribuiscono alla tutela dell’ambiente e del territorio, preservandone la stabilità idrogeologica.

Quali sono le principali criticità e gli attuali punti di forza del settore nella sua regione?

Quale unica criticità vedo la storica difficoltà del settore agricolo a unirsi, accorparsi e a creare un sistema. Se era criticità agli inizi del 900, allora affrontata con la nascita delle cooperative agricole, lo è ancora di più oggi, di fronte alle grandi multinazionali agroindustriali e della GDO. Il bando regionale che ha riconosciuto, non più tardi di due mesi fa, 8 distretti agricoli va proprio in questa direzione, e cioè promuovere l’aggregazione tra realtà produttive locali come strumento strategico per sostenere la competitività delle nostre imprese agricole e per la migliore valorizzazione delle loro produzioni.

Infine, dia un voto da 0 a 10 allo stato di salute dell’agricoltura della Lombardia.

Voto 6,5 con tendenza al miglioramento. Ma, pieni voti alla qualità delle nostre produzioni, tanto per le piccole produzioni di nicchia quanto per quelle più competitive. 

Speciale bilancio 2010 con gli assessori regionali

agricultura.it

 

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