In una nota, il Minstero della politiche agricole e forestali ritorna sulla legge sull’etichettatura rispetto alle disposizioni U.E.
Com’era la situazione – “La nostra legge è in linea con gli orientamenti della Commissione e rappresenta il punto più avanzato di tutela del dirotto di scelta del consumatore. La legge è la giusta sintesi tra il principio comunitario della libera circolazione delle merci in ambito U.E. e la tutela del cittadino-consumatore. La legge 204 del 2004 (la precedente normativa in materia) fu censurata dalla Commissione Europea perché conteneva l’obbligo immediato di indicazione in etichetta dell’origine della materia prima agricola per tutti i prodotti”.
Da oggi – “Ora noi con questa legge abbiamo affermato il principio di ordine generale in linea con gli orientamenti comunitari. Individueremo poi filiera per filiera (prodotto per prodotto) le regole da trasmettere alla Commissione Europea (ad esempio per il formaggio, pomodoro, ecc.). La Commissione avrà tre mesi di tempo per l’esame del provvedimento e per darci l’autorizzazione. In tale maniera concreta e non demagogica sono garantiti il consumatore e la produzione agricola italiana”.