“Qualche volta la politica riesce a produrre risultati in sintonia con le richieste dei cittadini. È accaduto ieri con l’approvazione del disegno di legge sull’etichettatura e la qualità dei prodotti alimentari, avvenuta all’unanimità in commissione agricoltura alla Camera”. È il commento di Susanna Cenni, deputata Pd e componente della commissione agricoltura di Montecitorio. “L’Italia – continua Cenni – è il primo Paese in Europa ad avere una norma per etichette chiare e trasparenti, a tutela dei prodotti tipici e tradizionali e a vantaggio dei consumatori, che saranno più informati sulla qualità e le caratteristiche di quello che mangiano. Il provvedimento ha avuto un iter complesso ed è stato modificato profondamente rispetto al testo iniziale, ma oggi, anche grazie al contributo del Pd, consegniamo agli agricoltori ed ai consumatori italiani uno strumento importante. L’obbligo di dichiarare l’esatta provenienza degli ingredienti e di indicare il luogo di trasformazione è, come ha scritto Carlo Petrini su Repubblica, ‘una bella conquista’, un risultato che potrebbe porre l’Italia all’avanguardia in Europa su un tema delicato come quello della sicurezza alimentare, e che ci auguriamo trovi accoglienza e riscontro positivo in sede comunitaria – dichiara la deputata Pd – perché è lì che si deciderà sulla sua reale applicabilità”.
Cosa cambia con la nuova legge – “Fino a ieri – continua Cenni – nel nostro Paese, l’obbligo di indicare l’origine valeva solo per la carne bovina, il pollo, le uova, l’olio extravergine di oliva, il miele, il latte, la frutta e la verdura, la passata di pomodoro. Con le nuove disposizioni è obbligatorio anche per prodotti come carne di maiale, agnello e coniglio, yogurt, formaggi e altri prodotti freschi, trasformati e non. La nuova disciplina, più avanzata rispetto all’orientamento europeo, avrà ora bisogno dell’approvazione comunitaria. C’è da sperare che i recenti scandali alimentari, da ultimo quello legato alla diossina, possano spingere Bruxelles ad uniformarsi all’orientamento italiano e c’è da sperare che, su questa partita condivisa da tutte le forze parlamentari – dice la parlamentare – il Governo metta in campo la necessaria determinazione nella negoziazione in sede Ue”.
Il contributo del Pd e la tutela dagli ‘ogm’ – “La legge approvata ieri è stata migliorata grazie al lavoro del Partito democratico – sottolinea Susanna Cenni. – Grazie al Pd sono stati infatti introdotti due principi molto importanti: l’etichetta obbligatoria in tutte le filiere della produzione e della trasformazione, mentre il testo originale prevedeva la discrezionalità del Governo nello stabilire per quali filiere far valere tale obbligo; e l’obbligo di segnalare nell’etichetta l’eventuale utilizzazione di organismi geneticamente modificati in qualunque fase della catena alimentare, dal luogo di produzione iniziale fino al consumo finale, introdotto con un mio emendamento – dice ancora Cenni – e non senza vivaci discussioni”.
Il Governo sostenga la legge a Bruxelles – “Adesso che la norma è patrimonio di tutti noi – dichiara la deputata democratica – non possiamo illudere né i consumatori, né gli agricoltori Italiani: se Bruxelles non accoglierà le novità, resterà atto di testimonianza. Ci aspettiamo perciò una forte attività del Ministro e del Governo per motivare, documentare e sostenere i contenuti della nostra legge anche nell’ambito del cosiddetto ‘pacchetto qualità’. È quello che abbiamo chiesto noi del Pd con l’ordine del giorno allegato al provvedimento, così come abbiamo evidenziato la necessità di non penalizzare i piccoli agricoltori, selezionatori e produttori di sementi – conclude Cenni – custodi della nostra biodiversità”.