Con la proposta di Deliberazione sulla “prima individuazione delle aree non idonee alla installazione di impianti fotovoltaici a terra” del 13 dicembre scorso, la Giunta regionale Toscana ha preso una decisa posizione relativamente all’esigenza di regolamentare l’installazione di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni (superiori ai 200 kw) in zone di pregio come le “aree DOP, DOC, DOCG e IGP”.
Lapo Mazzei – Il Presidente Onorario della Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico Onlus, Cav. Lapo Mazzei, interviene nel dibattito che negli ultimi tempi anima questo argomento: “La carenza di energia e la necessità di combattere l’inquinamento hanno posto in primo piano l’esigenza della produzione di energie rinnovabili attraverso l’utilizzo di sole, vento e biomasse. Pur ritenendo questo un fattore positivo e assolutamente necessario ci preme sottolineare che la stessa sensibilità ambientale debba cogliere l’esigenza di impianti che non deturpino il patrimonio ambientale del nostro paese, un’eredità in cui il paesaggio agricolo riveste una porzione di assoluta importanza. Il proliferare di impianti fotovoltaici, in alcuni casi attraverso strutture che comprendono rilevanti superfici coperte, ha fatto emergere operazioni che contrastano con la difesa del paesaggio, elemento essenziale per lo sviluppo e il potenziamento del settore agricolo. Un paesaggio che non deve rimanere statico, ma dinamico in funzione degli orientamenti produttivi: per la trasformazione dell’energia solare esistono strutture di misure e forme diverse, così come per la loro collocazione sono possibili soluzioni alternative, come tetti di impianti industriali, piazze, terreni non agricoli, cave inutilizzate. Superfici che possono supplire alla domanda senza danneggiare il patrimonio agricolo. Per questo la Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico non può che accogliere con favore la recente proposta di delibera che stabilisce le zone dove sarà vietata l’installazione indiscriminata di impianti fotovoltaici. Una decisione che crediamo possa essere anche da stimolo a produttori e distributori di questi nuovi apparati per una più profonda sensibilità su dove e come questi preziosi strumenti debbano essere collocati”.