Bruschetta con olio di Casaprota, zuppa di farro al tartufo, spaghetti all’Amatriciana cucinati per l’occasione dall’omonima Proloco e, poi, frittelli di cavolfiori locali pastellati. È il gustosissimo menù del viaggio enogastronomico sabino che la Proloco di Casaprota (Rieti) organizza, il 30 gennaio prossimo, per la 49esima Sagra della bruschetta fatta rigorosamente con pane artigianale “passato” sulla brace per esaltare al meglio il pregiato olio extravergine casaprotano visto che il paese si trova proprio al centro dell’area di produzione dell’olio sabino Dop. Per l’occasione verrà riaperto l’antico frantoio del 1700 “Mola Marri”.
Il programma della festa – Negli stand, disseminati lungo un suggestivo percorso in salita a cui fanno da cornice i folti boschi dei dintorni, piccole produzioni di eccellenza gastronomica sabina, frutto di una minuziosa ricerca della Proloco locale che intende così contrapporsi alla standardizzazione del gusto con una ricca proposta di antichi sapori e di prodotti genuini frutto della tradizione casaprotana. Sarà possibile degustare il pane dell’antico forno, il vino DOC Colli Sabini di Magliano, la mozzarella di bufala e i salumi reatini, i fagioli, il farro, il tartufo, le marmellate e le mele di Amatrice, le patate del Leonessano, il miele, le castagne del Cicolano, la cicerchia e i legumi del Turano fino alla gustosissima birra artigianale di Cittareale. Nella Sala Conferenze verrà inoltre allestito un wine shop per la degustazione e per l’acquisto di vini di varie località italiane. A fare da cornice alla manifestazione la 6° edizione della mostra-mercato del prodotto tipico della Provincia di Rieti e un’esposizione dell’artigianato locale. Dalla mattina esibizioni musicali con la Banda Musicale Città di Offida, il gruppo Sardo Amici del Folklore della Città di Nuoro e il ballo liscio sotto la Tensostruttura allestita nella Piazza principale del Paese.
Tra gusto e sport – Per chi vuol dedicarsi alle escursioni, tracce del passato testimoniate da rovine romane e medievali con tesori d’arte ben nascosti saranno l’ambientazione degli itinerari da porte fare a piedi, in mountain bike o a cavallo.