“Il decreto approvato dalla Conferenza Stato-Regioni consentirà il ricorso alla distillazione di crisi non soltanto per i vini comuni ma anche per le produzioni di qualità (vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica), cui la misura era precedentemente preclusa, fornendo un ulteriore strumento utile per superare la difficile situazione di mercato dei vini interessati”. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, commenta così l’intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni sullo schema di provvedimento che disciplina la distillazione di crisi del vino. “In un’ottica di garanzia di qualità, sì è deciso di subordinare il ricorso alla distillazione di crisi per i vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica – continua il Ministro – all’impegno di procedere, nella campagna successiva a quella in cui si effettua la distillazione, alla riduzione di almeno il 20% delle rese della produzione coinvolta”.
Scadenza – Entro il 28 febbraio prossimo le Regioni dovranno far pervenire al Ministero la documentazione attestante lo stato di crisi e l’indicazione del fabbisogno finanziario da destinare al finanziamento della misura, nel limite massimo del 10% del budget regionale. L’adozione della misura, fortemente richiesta dalle Regioni Piemonte e Calabria, è stata già notificata alla Commissione UE nel rispetto di quanto stabilito dai regolamenti n. 1234/07 e n.555/08.