Lo dice il web quando è il momento giusto per la semina del grano duro; o quando fare i trattamenti necessari. Da quest’anno, anche in Toscana, l’innovazione tecnologica per il grano duro è al fianco degli agricoltori, con l’obiettivo primario di ridurre i costi di produzione. E’ quanto è emerso dal seminario tecnico organizzato da Toscana Cereali, che si è tenuto presso La Bottega degli Agricoltori di Castiglione d’Orcia (Siena), al quale hanno preso parte agricoltori e addetti ai lavori, provenienti da tutta la regione. Nell’occasione è stata, infatti, presentata la convenzione fra Toscana Cereali e la Horta srl per l’utilizzo, in forma esclusiva per le province di Siena, Grosseto e Pisa, del portale GranoDuro.net, innovativo sistema di web assistance per la produzione di grano duro di alta qualità.
Innovazione per ridurre i costi – “Introdurre l’innovazione nel sistema produttivo – afferma il direttore di Toscana Cereali Luciano Rossi – significa ridurre sensibilmente i costi di produzione. E la strada della riduzione dei costi è obbligata, l’unica che potrà permettere al settore cerealicolo di questa regione di stare sul mercato in modo competitivo”. Le aree a maggiore vocazione della Toscana, infatti, come la Val d’Orcia, la Maremma, o il Pisano, devono fare i conti anche con le caratteristiche morfologiche dei terreni, spesso collinari, dove le rese sono minori rispetto ad una vasta pianura. “L’andamento dei prezzi dei cereali – aggiunge Rossi – è troppo instabile e ciò impedisce certezze, programmazioni ed investimenti da parte degli operatori agricoli. In Toscana, inoltre, assistiamo da sempre a costi di coltivazione elevati e rese produttive molto basse che non ci consentono di essere competitivi sul mercato”.
Il servizio – GranoDuro.net permette all’azienda che ha attivato il servizio tecnico (avendo a disposizione una mappatura dei terreni con le esatte proprietà chimiche), di conoscere la potenzialità di semina, le modalità e la quantità di azoto da distribuire nel terreno, il preciso momento di intervento per la difesa di infestanti e malattie funginee: “Tutto ciò – prosegue Giacomo Taviani, responsabile dell’ufficio tecnico di Toscana Cereali –, con la consulenza di un dottore agronomo o di un tecnico, permette di non disperdere risorse ed energie inutili, ottimizzando, prima di tutto i criteri per l’abbattimento dei costi di produzione, migliorare la gestione della conduzione degli appezzamenti a grano duro, aumentandone le quantità produttive e migliorando la qualità”. “Si tratta di un servizio web interattivo – ha sottolineato Pierluigi Meriggi di Horta – che fornisce supporti decisionali per la coltivazione di grano duro di qualità (dalla semina alla raccolta), calibrati sulle caratteristiche di un gruppo selezionato di varietà e riferiti alle condizioni agronomiche ed ambientali di ogni singolo appezzamento”. Il servizio è stato sviluppato dall’azienda piacentina Horta, società spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con CGS Sementi e Società Produttori Sementi. Ma riduzione dei costi di produzione e aumento della qualità vuol dire anche miglioramento dei mezzi fitoiatrici e delle concimazioni. Delle nuove problematiche nella gestione delle infestanti dei cereali ne ha parlato la Du Pont Crop Protection, presentando nuove strategie di intervento nelle cosiddette “infestanti difficili” (es. papavero, rapastrelle, etc.) che hanno creato negli ultimi anni fenomeni di resistenza. Innovazione anche nei sistemi di concimazione di copertura dei cereali, con le novità illustrate dalla Timac Agro Italia, sui concimi azotati mirati all’ottenimento di un raccolto di qualità. Miglioramenti in questa direzione permettono di aumentare la produzione e la qualità. Sempre all’interno del seminario di Toscana Cereali, spazio all’agricoltura di precisione, attraverso le tecnologie innovative, nell’intervento del professor Marco Vieri, dell’Università di Firenze; mentre il professor Marco Mazzoncini, del Centro Avanzi dell’Università di Pisa, ha parlato delle nuove frontiere della lavorazione del terreno, descrivendo le esperienze pluriennali di semina su sodo in ambienti collinari e pianeggianti della Toscana.