La Commissione europea ha inviato nei giorni scorsi una lettera all’Italia in cui ritiene "non opportuna" la norma italiana sull’etichettatura d’origine dei prodotti e chiede di soprassedere fino a quando non sara’ adottato un regolamento a livello comunitario. E’ il primo passo per l’avvio della procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese. Il Parlamento italiano aveva approvato la legge su una nuova etichettatura dei prodotti alimentari che non potra’ essere attuata perche’ in contrasto con le direttive europee e che quindi sarà occiata dall’Unione europea.
Il precedente – Gia’ nel 2004 fu approvata una legge che obbligava ad indicare le materie prime nelle etichette e la Commissione europea diffidòl’Italia di applicarla. Nel gennaio 2010 il Governo Berlusconi inviòa Bruxelles il testo di legge ora approvato e alle critiche mosse in sede europea non rispose. Oggi si ripropone lo stesso scenario, tenendo comunque presente che la legge in qu estione non potràavere alcun effetto senza i successivi decreti attuativi e poi dovra’ superare lo scoglio di Bruxelles che gia’ si e’ messa di traverso.
Le perplessità dell’Aduc – Sul merito della proposta siamo d’accordo, quello che ci lascia perplessi è
il varo di una legge che non si concretizzerà, almeno per i prossimi due anni. Una bufala?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc