La titolarita’ del marchio "Biondi Santi" è esclusiva della tenuta Greppo – Biondi Santi, società della storica famiglia Biondi Santi che ancora oggi produce vini tra i più rinomati e premiati a livello internazionale. Solamente il Brunello di Montalcino e il Rosso di Montalcino della tenuta Greppo – Biondi Santi e i vini di Montepò di Jacopo Biondi Santi possono riportare sull’etichetta il marchio "Biondi Santi". E’ quanto si legge in un comunicato diffuso da Jacopo Biondi Santi. I vini del Greppo – Biondi Santi saranno d’ora in poi commercializzati unicamente dalla famiglia stessa e non piu’ dalla società di distribuzione Biondi Santi Spa, che peraltro non ha mai avuto alcun ruolo nella produzione dei vini della famiglia Biondi Santi. Biondi Santi S.p.A., che è una societa’ meramente commerciale, nonostante la sua attuale denominazione sociale non può piu’ utilizzare in alcun modo il marchio ”Biondi Santi”. Gia’ una sentenza del Tribunale di Milano (n. 2528 del 1 marzo 2010) ha dichiarato la nullita’ del marchio registrato da Biondi Santi Spa a causa dell’inganno che questo può provocare nelle scelte del pubblico e a causa della violazione dei diritti della famiglia Biondi Santi. Il Tribunale, ricorda il comunicato, ha anche accertato che Biondi Santi Spa aveva depositato tale marchio in malafede, nel tentativo di aggirare una precedente sentenza del Tribunale di Siena. Un’ulteriore recente ordinanza (del 21 dicembre 2010), sempre del Tribunale di Milano, ha ritenuto Biondi Santi S.p.A. responsabile di atti concorrenza sleale a danno del Greppo – Biondi Santi e della famiglia Biondi Santi, vietando a Biondi Santi Spa di proseguire l’uso illecito del marchio ”Biondi Santi”. Nonostante la sentenza n. 2528/2010 sia stata impugnata da Biondi Santi Spa e l’ordinanza del 21 dicembre 2010 sia soggetta a conferma, si tratta di provvedimenti resi all’esito di un ampio contraddittorio e sin d’ora efficaci a tutti gli effetti. Greppo e Biondi Santi comunicano infine che si attiveranno immediatamente contro qualsiasi ulteriore condotta ingannevole ai danni dei consumatori, che da oltre cento anni premiano la qualita’ e l’eccellenza a livello mondiale dei vini "Biondi Santi".
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