In occasione di Fruit Logistic, la più importante manifestazione europea dedicata al settore ortofrutticolo, si è tenuta oggi una tavola rotonda con alcuni massimi esperti per discutere del futuro dell’agricoltura europea e delle politiche agricole necessarie al suo sviluppo. Il convegno ha visto la presentazione di una ricerca della Humboldt University di Berlino che ha illustrato come l’innovazione in agricoltura sia la chiave per conciliare produttività agricola, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale, a prezzi accessibili. Il dibattito è stato promosso dall’ECPA – The European Crop Protection Association – di cui Agrofarma – Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica – fa parte.
L’incontro – Secondo la ricerca, l’aumento dei prezzi dei generi alimentari, all’origine delle crisi economiche e politiche che già oggi stanno attraversando i paesi nordafricani, saranno destinate ad ampliarsi ed acuirsi senza adeguate politiche che incentivino in primo luogo l’innovazione. Infatti, le stime presentate dimostrano come l’aumento dei prezzi tra il biennio 2003-05 e quello 2013-15 vedrà crescere il prezzo del grano del 114%, quello del mais del 130% e il prezzi degli altri cereali del 113%. Inoltre, si è calcolato che la domanda alimentare mondiale dovrà crescere del 100% tra il 2000 e il 2050 per soddisfare l’aumento demografico mondiale e l’incremento del consumo medio procapite di cibo che sta caratterizzando soprattutto i paesi in via di sviluppo. Inoltre bisogna tenere conto che i cambiamenti climatici, la scarsità dei suoli coltivabili e delle risorse idriche disponibili saranno un ostacolo molto rilevante ai fini della crescita della produzione agricola: basti pensare che, secondo la ricerca, l’aumento di terreni coltivabili tra il 2000 e il 2020 sarà soltanto del 7%, a fronte della crescita produttiva necessaria al soddisfacimento della domanda.
Il commento – “La scarsità dell’acqua disponibile, i cambiamenti climatici che stanno danneggiando gravemente le produzioni agricole e il costante incremento dei terreni utilizzati per produrre biocombustibili, ci fanno comprendere come un’agricoltura innovativa e sostenibile sia l’unica strada per evitare un nuovo aumento dei prezzi dei generi alimentari – afferma Luigi Radaelli, Presidente di Agrofarma – Anche l’agricoltura Italiana, di conseguenza, ha la responsabilità d’impegnarsi ulteriormente in ricerca e innovazione per migliorare le nostre produzioni agricole, riducendo la dipendenza dall’import di alcune derrate a aumentando l’export delle eccellenze agricole italiane apprezzate in tutto il mondo. Gli agrofarmaci sono indispensabili per raggiungere questi obiettivi – conclude Radaelli – contribuendo a realizzare un’agricoltura moderna che sappia coniugare la produttività e la qualità dei prodotti con l’attenzione alla sicurezza del consumatore e alla preservazione delle risorse naturali. Il nostro settore, ogni anno, investe in R&S circa il 6% del proprio fatturato annuale, consentendo la produzione di agrofarmaci sempre più sicuri e sostenibili”.