Migliora il quadro agricolo nel quarto trimestre 2010. Lo rivelano i dati Ismea pubblicati nell’ultimo numero di Tendenze, il trimestrale di analisi e previsioni sull’agroalimentare italiano.
I numeri – Gli aumenti dei prezzi sui mercati all’origine dell’ultimo trimestre (+14,1% rispetto allo stesso periodo del 2009), a fronte di una crescita più contenuta dei costi di produzione (+4%), segnalano un graduale recupero nei livelli di redditività in agricoltura. Dai dati si evince, inoltre, che la produzione agricola totale avrebbe chiuso il 2010 con una flessione dello 0,6%, per effetto di una contrazione del 2,1% delle coltivazioni vegetali compensata, solo parzialmente, da una crescita dell’1,7% delle produzioni zootecniche.
I prodotti – In particolare per i cereali si stima un generale incremento della produzione, con aumenti soprattutto per il frumento duro (+6,6%) e il granoturco (+3,1%). Per frutta e agrumi, al contrario, sono previste flessioni rispettivamente del 4,3% e del 22,3%, a causa dell’andamento climatico sfavorevole e della batteriosi che ha colpito le piantagioni di kiwi laziali. Riguardo agli ortaggi, la riduzione degli investimenti e le condizioni climatiche negative hanno determinato una forte riduzione dei raccolti di pomodoro da industria (-10,7%) e patate (-9,9%). L’offerta zootecnica è indicata invece in aumento, grazie a una crescita dello 0,8% delle consegne di latte e a una maggiore produzione nazionale di carni bovine, suine e avicole. Sul fronte industriale, infine, la produzione alimentare ha fatto segnare un aumento del 2% tra gennaio e ottobre 2010, rispetto al corrispondente periodo del 2009. Un risultato che, sebbene più contenuto rispetto alla performance dall’intero settore manifatturiero, conferma la buona tenuta del settore alimentare che consolida i livelli produttivi del periodo pre-crisi.