“Eccezionali! Ho incontrato persone che fanno della passione la loro caratteristica principale e la trasferiscono ai prodotti. Questa è una qualità che li può differenziare dalla concorrenza. Noi ricerchiamo proprio questo tipo di produzione. Vogliamo lavorare di più sulla qualità e sui piccoli marchi, sono proprio questi tipi di produttori e di prodotti che, per noi, fanno la differenza”. Marc Antoine Pedroletti, uno dei due buyer della Manor – la più grande catena di grandi magazzini svizzeri – sintetizza così l’intensa giornata lucana trascorsa insieme al collega Emmanuel Hänggi in visite aziendali lungo tutta la provincia di Potenza, nell’ambito di un progetto di incoming organizzato dalla Camera di Commercio di Potenza e dall’azienda speciale Forim, in collaborazione con Mondimpresa e la Cciaa italiana per la Svizzera.
Grande soddisfazione – Dall’olio al pane, dai salumi alla pasta, passando per i sughi pronti. Visite fitte, contatti intensi, idee chiare: “Non dovete pensare che tutta la grande distribuzione svizzera cerchi questi prodotti. La Manor è specializzata in prodotti italiani di alta gamma e alta qualità. Vogliamo ricercare i prodotti genuini, che abbiano una tracciabilità, che facciano denotare una profonda attenzione per l’ambiente e per il sociale, ci piace instaurare rapporti che durino nel tempo. Il prezzo? Non è la componente più importante. La qualità del prodotto e la correttezza del produttore sono componenti di gran lunga più importanti”.
Entusiasmo – Molto soddisfatti di questo primo contatto anche gli operatori del potentino – preselezionati sulla base di un company profile inviato diversi mesi fa – e il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte: “Il profondo legame che esiste tra produttori, produzioni e territorio fa la differenza, oggi, per i segmenti di qualità, di fronte all’omologazione prodotta dalla globalizzazione. E’ per questo che abbiamo selezionato la ricca e vicina Svizzera, decidendo di portare buyer così importanti direttamente nella nostra provincia. L’auspicio è che alcuni di questi contatti possano trasformarsi presto in contratti di fornitura”.