“Rileviamo carenze nell’ efficienza di alcune imprese del settore del pomodoro, che devono necessariamente essere recuperati da qui alla prossima campagna”. E’ il commento di Antonio Dosi, presidente Cia Emilia Romagna, a seguito dell’accordo sul rinnovo del contratto interprofessionale del pomodoro da industria per la campagna 2011, concluso con l’incremento formale del prezzo che passa da 70 a 88 euro a tonnellata “a fronte però della scomparsa dell’aiuto accoppiato”, osserva ancora Dosi.
Work in progress – La Cia Emilia Romagna esprime da una parte apprezzamento per la coesione delle Op – Organizzazioni dei Produttori del pomodoro nel corso della trattativa che ha portato al miglior risultato possibile in queste condizioni negoziali, dall’altra sottolinea il disappunto per un risultato che – aggiunge Dosi- “ha determinato quotazioni al di sotto dei costi di produzione del pomodoro e che riteniamo improponibile per le prossime occasioni”. I ritardi di efficienza di una parte dell’industria di trasformazione del pomodoro hanno condizionato la trattativa “ma non possono continuare a gravare sui bilanci dei produttori. Questo modello di lavoro coeso, unitario – conclude la nota della Cia – deve accompagnare la discussione sulla riforma della Pac dopo il 2013 idonea a sostenere il comparto nella competizione internazionale”.
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