Accordo Italia-Russia su energie rinnovabili e sviluppo agricolo

“Sono estremamente soddisfatto, oltre che ovviamente per i contenuti, per la rapidità inusuale con la quale è stato raggiunto l’accordo per il documento di cooperazione che abbiamo firmato, ovvero meno di un mese”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan ha commentato la firma del documento di cooperazione per le fonti di energia rinnovabile e l’innovazione in agricoltura tra la Federazione russa e l’Italia, avvenuta questa mattina presso il Ministero delle politiche agricole, insieme al Direttore Generale dell’Organizzazione statale federale – Agenzia Russa per l’Energia della Federazione russa, Timur Ivanov, alla presenza dell’Ambasciatore della Federazione russa Alexei Meshkov.
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L’amicizia italo-russa – “Questo documento, l’ennesima dimostrazione del rapporto di amicizia tra i nostri due Paesi, rappresenta in larga misura anche una risposta alle preoccupazioni mostrate dall’industria italiana sia in merito alla questione degli incentivi, sia a quella tecnologica. Abbiamo riscontrato grande interesse in materia di fonti energetiche rinnovabili da parte della Federazione russa. Tutto ciò costituisce anche un’importante opportunità per l’esportazione di tecnologie agricole italiane e per l’introduzione delle competenze russe nel nostro mercato. Inoltre è l’occasione per i capitali russi di trovare fonte di investimento in Italia”.

Il progetto comune – “Si tratta – ha dichiarato durante l’incontro odierno Timur Ivanov – di un piano significativo per il futuro delle energie rinnovabili, un tema che rappresenta una delle cinque priorità dell’economia russa e che costituisce anche una risposta alle sfide ecologiche contemporanee. L’anno scorso è entrata in vigore la legge federale russa che prevede misure per l’efficienza energetica ed incentivi nel settore delle rinnovabili. Il compito principale che ci siamo posti è quello di ridurre il consumo energetico del nostro Paese del 40% entro l’anno 2020. Tornando all’importante accordo firmato col Ministro Galan, il nostro obiettivo è quello di trovare dei partner italiani per valutare insieme ogni possibile progetto comune da sviluppare. Istituiremo un Centro di studi italo-russo per condividere tutte le esperienze allo scopo di valutare quali incentivi gli Stati possono dedicare allo sviluppo del settore”.

L’intesa – Il documento firmato oggi prevede una collaborazione che intende sviluppare progetti congiunti e programmi nell’ambito delle fonti d’energia rinnovabile, dell’efficienza energetica, del risparmio energetico e dell’innovazione in agricoltura, sia nella Federazione Russa che in Italia, alla cui base ci sarà un costante scambio di informazioni.

Le direttive russe – In particolare, l’Agenzia Russa per l’Energia della Federazione russa si occuperà di: • Ricerca nel marketing sul mercato russo per le fonti di energia rinnovabile e il potenziale dei progetti sull’efficienza energetica, specificatamente bio-massa, impianti eolici, energia fotovoltaica, etc;
• Presentazione e promozione delle tecnologie agricole italiane e competenze per la controparte russa;
• Adattamento delle tecnologie italiane e progetti per le esigenze del mercato russo;
• Schemi organizzativi per strutturare progetti e attirare partner russi.

Le direttive italiane – Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si impegna a:
• Elaborare proposte tecnologiche da offrire ai potenziali clienti russi;
• Coinvolgere partner italiani del mondo della tecnologia, dell’ingegneria e della finanza.

Progetti futuri – L’accordo per entrambe le parti sarà finalizzato all’identificazione di progetti sulle energie rinnovabili, sull’efficienza energetica, sulle innovazioni in agricoltura e sulla sostenibilità della bio-massa, con un periodo di rimborso fino a 7 anni; all’elaborazione di studi di fattibilità, della loro strutturazione finanziaria; all’organizzazione di conferenze, workshop e seminari su temi di reciproco interesse.
Tutti i progetti bilaterali nell’ambito delle fonti di energia rinnovabile e delle innovazioni in agricoltura saranno finanziati da ciascuna amministrazione, secondo i budget da loro stanziati e secondo le rispettive normative nazionali sulla ricerca. Naturalmente, le attività previste saranno attuate in linea con le leggi nazionali e con gli obblighi internazionali e, in caso di coinvolgimento italiano, secondo i vincoli derivanti dall’Unione Europea.

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