Nel giorno del 150esimo dell’Unità d’Italia il ministro Galan è a Bruxelles per il Consiglio dei Ministri dell’agricoltura della Ue. Ministro delle Politiche agricole ancora per poco, visto che il premier Berlusconi ha già annunciato, ieri da Napolitano, che Galan andrà ai Beni culturali, mentre al Dicastero di Via XX Settembre arriverà Saverio Romano. Romano, laureato in Giurisprudenza, avvocato, nato a Palermo 47 anni fa, è stato eletto in questa legislatura alla Camera come Unione di centro, per trovarsi ora nel gruppo misto di Iniziativa Responsabile (I Popolari di Italia Domani). Ma ancora niente è definitivo. Fatto sta che l’Agricoltura continua ad essere una poltrona di passaggio, oltre che senza risorse. Nel 2008 ci va il leghista Zaia che due anni dopo (eletto Governatore del Veneto) lascia il posto all’ex Governatore del Veneto, Galan, ora destinato a sostituire Bondi. Ma fino a che è Ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan assicura che è “l’agricoltura la mia priorità”. Ecco quanto ha dichiarato stamani appena giunto a Bruxelles: "Sto benissimo dove sono e attendo serenamente, non ho chiesto nulla. La mia priorità attualmente è portare a casa una politica agraria seria, che tenga conto del valore dell’agricoltura italiana. Certo, si tratta di un impegno a volte gravoso. Infatti, in Europa i miei predecessori non venivano: io ritengo invece che se sono presenti i colleghi francese e tedesco ci devo sempre essere anch’io. E d’altronde, l’agricoltura italiana non ha mai avuto un periodo così felice e fortunato”. E’ quello che ci auguriamo anche noi e soprattutto tutti gli agricoltori italiani che sono alle prese con costi di produzione sempre più elevati, caro gasolio, crisi dei mercati e burocrazia crescente. L’agricoltura italiana avrebbe invece bisogna di un progetto politico chiaro e futuribile, di scelte talvolta coraggiosa e di qualche risorsa in più. Viva l’agricoltura italiana.
LB