Il futuro della montagna ai raggi X. Il convegno nazionale dal Conaf, Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali e dall’Ordine provinciale di Aosta, è in programma per domani sabato 19 marzo ad Aosta.
Le politiche della montagna – Agronomi e forestali attenti alle politiche della montagna. Dove agricoltura e foreste rappresentano la fonte principale dell’economia locale. Si parlerà delle buone pratiche e degli indirizzi operativi per il futuro della montagna; della valorizzazione dei prodotti di qualità a sostegno dei territori montani; la presentazione del progetto PASTO, un sistema di pratiche agricole e innovatrici per le regioni di montagna; si parlerà di filiera corta, un’opportunità per l’agricoltura di montagna (con l’esempio della Val d’Ayas; ma anche del rapporto tra attività silvo-pastorali e turismo; e l’illustrazione delle iniziative politiche sulla montagna nella nuova politica agricola. Proprio quest’ultimo tema sarà trattato da Giuseppe Blasi, responsabile della Direzione generale competitività per lo sviluppo rurale del Mipaaf. Seguirà una tavola rotonda entrando nel merito delle politiche agricole per la montagna, dove oltre al presidente Conaf Sisti; prenderanno parte; Enrico Borghi presidente Uncem; Giuseppe Isabellon assessore regionale all’agricoltura. Ad aprire i lavori il presidente della Regione Valle d’Aosta Augusto Rollandin.
Obiettivi – “L’agricoltura di montagna, vuol dire produzione di eccellenze agroalimentari, ma anche salvaguardia e tutela del patrimonio silvo-pastorale – sottolinea il presidente Conaf Andrea Sisti –; territori al centro dell’attività quotidiana dei professionisti e per questo il Conaf, con l’Ordine di Aosta, ha voluto organizzare un importante momento di approfondimento dedicato all’economia della montagna, anche alla luce delle novità che emergeranno dalla prossima riforma della Politica agricola comune. Si decide adesso il futuro della nostra agricoltura. Inoltre attenzione per quanto riguarda i sistemi di gestione della sicurezza in montagna – aggiunge Sisti -, materia che vede i dottori forestali in prima linea”.
Il programma (19 marzo – ore 9) – Il convegno si terrà ad Aosta, presso il Palazzo Regionale (Sala delle Manifestazioni) e sarà moderato da Roberto Pippan caporedattore GR Parlamento e conduttore di Habitat Radio 1 Rai. Saluti istituzionali: Augusto Rollandin, presidente della Regione Valle d’Aosta; Elso Gerardin, presidente degli Enti Locali della Valle d’Aosta; Rosanna Zari, vicepresidente CONAF; Roberto Gaudio, vicepresidente Ordine di Aosta. PRIMA SESSIONE – Buone pratiche e indirizzi operativi: Simonetta Mazzarino (Ricercatore presso DEAIFA, Facoltà di Agraria Università degli Studi di Torino): La valorizzazione dei prodotti di qualità a sostegno dei territori di montagna; Valerie Mieville-Ott (Etnologa, agridea Lausanne): Progetto PASTO, un sistema di pratiche agricole innovatrici per le regioni di montagna; Stefano Lunardi (Dott. Forestale): La filiera corta, un’opportunità per l’agricoltura di montagna: l’esempio della Val d’Ayas (VdA); Graziano Martello (Coordinatore dip. CONAF Foreste e Ambiente): Rapporto tra attività silvo-pastorali e turismo: problematiche e criteri di intervento; Giuseppe Blasi (Responsabile della D.G. competitività per lo sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali): Illustrazione delle iniziative politiche sulla montagna nella nuova politica agricola.SECONDA SESSIONE – TAVOLA ROTONDA “Politiche agricole per la montagna” – Andrea Sisti (Presidente CONAF); Andrea Barmaz (Direttore della ricerca e della sperimentazione dell’Institut Agricole Régional); Angele Barrel (Presidente Ordine di Aosta); Enrico Borghi (Presidente UNCEM); Costantino Charrere (Titolare azienda vitivinicola Les Crêtes); Giuseppe Isabellon (Assessore all’agricoltura e risorse naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta); Mauro Treves (Presidente cooperativa produttori latte e fontina). Per gli iscritti agli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali la partecipazione al convegno consente di acquisire 0,5 crediti formativi professionali.