Torna a correre l’export di champagne nel 2010, annata che con 319.510.832 bottiglie spedite in 196 paesi (Francia inclusa) per una cifra d’affari di 4.109 miliardi di euro, si colloca al quarto posto tra le migliori performance della bevanda con le bollicine.
I numeri – Dopo circa due anni di pausa, le esportazioni di Champagne ritrovano un dinamismo positivo con una crescita nel 2010 del 19,5%, pari a 134.512.601 di bottiglie. Lo rileva il Comitè Champagne per l’Italia che rappresenta nel BelPaese il Comite’Interprofessionel du Vin de Champagne (Civc). Quasi tutti i grandi mercati all’export sono in netta ripresa con tassi di incremento a due cifre. L’Italia ha registrato una crescita del 5,6%, pari a 7.183.113 bottiglie. Si confermano i primi quattro mercati Regno Unito (35.488.401 bottiglie, +16,3% rispetto al 2009), Stati Uniti (16.934.242 bottiglie, +34,9%), Germania (13.313.273 bottiglie, +21,6%) e Belgio (8.806.008 bottiglie, +7,8%). Tra i primi dieci mercati, solo l’Olanda registra una diminuzione de 9,5%, per un totale di 2.474.876 bottiglie. Anche i mercati emergenti, che non erano stati risparmiati dalla crisi, nella maggior parte dei casi hanno ritrovato tutta la loro energia. La Russia cresce dell’ 87,6% (1.078.214 bottiglie), il Brasile registra una crescita del 63,2% rispetto al 2009 con 979.611 bottiglie e infine la Cina batte il proprio record superando per la prima volta il milione di bottiglie (1.103.763 bottiglie, +89,9%). Il mercato francese conferma la sua solidità con una crescita del 2,3% a 184.998.231 bottiglie.