Ad Arcidosso, vicino alla cascata d’Acqua d’Alto, in località “Le Piane” è stato inaugurato il nuovo incubatoio per la riproduzione della trota Fario. La struttura, di proprietà comunale, è stata realizzata dalla Provincia con un investimento di 25mila euro ed è gestita dall’associazione libera pesca e sport di Arcidosso. Al taglio del nastro hanno partecipato amministratori locali, autorità, tecnici, e una rappresentanza di bambini della scuola media ed elementare di Arcidosso, che hanno effettuato un primo lancio simbolico nel fiume Ente, degli avannotti, i piccoli di trota Fario allevati nell’incubatoio.
L’intervento – 20 gennaio, la struttura – un fabbricato in pietra e legno, largo circa 20 metri quadrati, con all’interno sei vasche – ha già permesso la schiusa di 100mila uova, acquistate dalla Provincia da un acquacoltore certificato. L’operazione è andata a buon fine: la mortalità degli avannotti, infatti, è stata bassissima, sotto l’1 per cento. Fondamentale è stato l’apporto dell’Acquedotto del Fiora che ha garantito una buona ossigenazione delle vasche con una presa d’acqua dalla sorgente di 2 litri al secondo, per tutto l’arco dell’anno, apportando benefici anche al fiume Ente, dove l’acqua confluisce dopo essere passata dalle vasche. Nei prossimi mesi i piccoli di trota Fario, verranno prelevati e lanciati nei fiumi del bacino idrografico dell’Ombrone, classificati a salmonidi. Il progetto prosegue con la realizzazione di due nuove vasche per i riproduttori, che saranno selezionati sul territorio attraverso analisi genetiche, sia tra gli avannotti lanciati nei fiumi sia tra i 500 esemplari che rimarranno nell’incubatoio.
Progetto ripopolamento – Un percorso che la Provincia di Grosseto sta portando avanti con azioni e progetti, per favorire il ripopolamento dei fiumi garantendo la qualità degli interventi e l’attenzione agli equilibri dell’ecosistema acquatico. Oltre alla struttura di Arcidosso, è già stato realizzato un incubatoio a Santa Fiora per la riproduzione della trota macrostigma, ed è in programma la costruzione di un incubatoio a Civitella Paganico. La trota Fario non è una specie autoctona ma è comunque considerata idonea al ripopolamento perché è presente da tempo nei corsi d’acqua grossetani