Prosecco DOCG Valdobbiadene Conegliano Superiore superiore di Cartizze. Il Cartizze, insomma, senza necessità di aggiungere altro. Il massimo, il meglio del Prosecco, di ieri e di oggi, vino senza confronti per la sua piacevolezza senza pari e la rotondità: è stato lui oggi, assieme ai Prosecchi Superiori DOCG di diverse Rive, ad aprire la giornata di eventi nello spazio del Veneto a Vinitaly.
Una regione ideale – Cartizze è un’area famosa nella storia dell’enologia regionale, citata dal XV secolo come luogo eletto di grandi vini che, grazie al particolare microclima e alla singolare mineralità del terreno della zona, incastonata tra le prime colline e la pedemontana di Valdobbiadene, produce Prosecco con un più alto grado zuccherino, più ricco di profumi e di sapori. Sono 104 ettari preziosi di alture anche ai limiti dell’impervio, coltivati da decine di produttori, che conoscono le viti una per una, le curano assolutamente a mano, sostituiscono le vecchie piante con quelle nuove una alla volta quando l’età fa sentire i suoi effetti sulle viti più datate. Questo territorio ha probabilmente il più alto valore del mondo: probabilmente perché se anche accade che qualche viticoltore decida di vendere i suoi metri quadri, lo fa ad un vicino che conosce bene e che ama quando lui questa zona, sussurrandogli il costo all’orecchio. Ma la compravendita qui è davvero cosa rara, un evento.
L’incontro – L’assaggio al Vinitaly ne ha confermato il primato, se mai ce ne fosse stato bisogno, seguito dai sapori diversi dei Prosecchi Superiori delle Rive, appunto, termine locale per designare i singoli pendii delle colline: un nome al quale gli appassionati dovranno fare l’abitudine, per attribuire le diverse sfumature di ciascun Prosecco ai singoli appezzamenti. Il Prosecco Superiore DOC è sempre ottimo, ma non è mai identico: ogni produttore, ogni Riva gli conferisce gusti e profumi particolari, che oggi hanno affascinato i fortunati degustatori.