L’olio marchigiano punta all’Igp, col sostegno della Regione Marche. Terminata la missione di Vinitaly e Sol (il Salone internazionale dell’olio extravergine di oliva di qualità) infatti il Consorzio Marche Extravergine convocherà l’assemblea dei soci per ottenere il via libera alla presentazione della domanda.
Una certificazione per la qualità – “Riteniamo che un marchio comunitario come l’Indicazione geografica protetta – afferma Antonio Di Maio, presidente del Consorzio Marche Extravergine – sia uno strumento fondamentale per la commercializzazione del nostro olio, soprattutto all’estero”. E proprio le esportazioni di olio Made in Marche hanno fatto segnare – secondo un’elaborazione Coldiretti – nel 2010 un aumento del 38%, arrivando a 7,3 milioni di euro a valore.
Il prodotto – L’extravergine marchigiano vanta già la Dop sull’olio Cartoceto. Ora il Consorzio Marche Extravergine punta ad ottenere l’Igp, forte di una produzione di circa 4.300 tonnellate di olio e 24 cultivar presenti su tutto il territorio, che costituiscono, come precisa Giuseppe Cristini (sommelier e gastronomo marchigiano) “un blended delicato e armonioso”. La Regione Marche garantirà il proprio sostegno nell’iter per l’Igp, tramite l’Agenzia servizi settore agroalimentare.