“Festeggiamo oggi i riconoscimenti di nuove denominazioni d’origine in campo vinicolo. Le decisioni prese dal Comitato Nazionale Vini sono la dimostrazione di come l’Italia abbia una vocazione alla produzione d’eccellenza, che esprime la qualità dei nostri migliori territori. La comunicazione e la tutela delle produzioni nazionali è una priorità assoluta della nostra azione di governo”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano, commenta gli esiti della riunione del Comitato Nazionale Vini del 20 e 21 aprile 2011, che ha deliberato positivamente ben undici richieste di riconoscimenti e modifiche di disciplinari di vini DOCG, DOC e IGT di varie Regioni italiane.
Le decisioni prese dal Comitato
Per la Regione Veneto è stato dato parere positivo alla modifica della DOC “Gambellara” le cui principali variazioni implicano l’utilizzo della tipologia “spumante”.
Per la Regione Sicilia è stato dato parere positivo alla modifica della DOC “Etna” i cui cambiamenti riguardano l’introduzione della menzione “riserva” abbinata alla tipologia “rosso”, nonché della tipologia spumante nelle versioni bianco e rosato.
Per la Regione Lazio è stato dato parere favorevole per il riconoscimento delle DOCG “Frascati Superiore” e “Cannellino di Frascati”. E’ stata conseguentemente modificata la DOC “Frascati”, dal cui disciplinare sono state estrapolate le tipologie “Superiore” e “Cannellino”. Inoltre è stata valutata positivamente l’istanza di riconoscimento della DOC “Roma” che si avvale di 7 diverse tipologie di vini.
Per la Regione Campania è stato dato parere positivo alla richiesta di modifica della DOC “Sannio” con la definizione di 5 sottozone che derivano da altrettante denominazioni di origine controllata della Provincia di Benevento. Inoltre è stata valutata positivamente la richiesta di riconoscimento della DOC “Falanghina del Sannio” la cui zona di produzione ricade nella provincia stessa Provincia.
Per la Regione Toscana è stato dato parere favorevole per il riconoscimento della DOCG “Montecucco Sangiovese”, prodotta in provincia di Grosseto, già riconosciuta quale tipologia della DOC “Montecucco”. E’ stata conseguentemente modificata la DOC “Montecucco”, dal cui disciplinare è stata estrapolata la tipologia “Sangiovese” nonché inserite le tipologie tradizionali “Vin Santo” ed apportate variazioni in merito alla base ampelografica di talune tipologie produttive già in essere. Inoltre è stata valutata positivamente l’istanza di riconoscimento della DOC “Maremma Toscana” le cui attuali tipologie sono prodotte come IGT.