Agrofarma – Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica – intende esprimere pieno appoggio alle aziende associate che hanno inviato una lettera aperta ai Ministri delle Politiche Agricole, della Salute e dell’Ambiente, in merito al divieto, tuttora in essere, dell’utilizzo di sementi di mais conciate con neonicotinoidi e fipronil. La lettera è stata pubblicata nei giorni scorsi sulle testate specializzate in agricoltura ed è stata firmata da Basf, Bayer CropScience e Syngenta.
La lettera – Agrofarma appoggia l’iniziativa, consapevole del grave danno arrecato alla produzione maidicola nazionale in questi ultimi tre anni dalla sospensione dell’utilizzo delle sementi di mais conciate. “Il 2011 sarà la terza stagione nella quale gli agricoltori italiani non potranno utilizzare la tecnologia della concia delle sementi di mais a causa della sospensione dei neonicotinoidi per il presunto impatto sulla salute delle api – ha dichiarato Marco Rosso, Direttore di Agrofarma – conseguentemente, anche quest’anno l’Italia non avrà la possibilità di proteggere il seme del mais contro importanti insetti nocivi”.
L’impegno di Agrofarma – Negli ultimi anni Agrofarma, a fianco delle aziende coinvolte, si è impegnata a trovare risposte e soluzioni alle domande e alle preoccupazioni emerse, fornendo ulteriori dati scientifici, ma anche misure addizionali di mitigazione per garantire la convivenza tra coltivazione del mais e l’apicoltura.
La concia del mais – Oggi possiamo dire che i dati scientifici parlano chiaro:
– Con il Decreto del Ministero della Salute del 15 ottobre 2010, le misure di mitigazione decise a livello europeo sono state adottate anche in Italia. Come già avviene negli altri paesi europei, sono stati definiti chiaramente i principi della qualità del seme conciato e dell’uso di seminatrici adeguate durante la semina del mais. Queste misure sono già state implementate da alcuni anni in altri paesi europei e la loro utilità è stata dimostrata dai monitoraggi effettuati.
– L’importanza economica della concia del mais per l’agricoltura italiana è stata di nuovo confermata dalla Regione Lombardia. In una recente pubblicazione dei risultati della sperimentazione da loro eseguita si evidenzia un aumento di produzione medio a favore del mais conciato di 6-10 quintali/ettaro, ovvero 120-200 €/ettaro.
La riammisione dei prodotti per la concia – Il vantaggio economico della concia dei semi e la possibilità di far convivere il mais e le api sono fatti dimostrati scientificamente. Agrofarma sostiene l’appello delle aziende firmatarie della lettera aperta affinché le prossime decisioni sulla riammissione dei prodotti per la concia del mais siano basate su dati scientifici e su valutazioni complessive, che tengano conto anche della competitività della maiscoltura e dell’agricoltura italiana senza essere influenzate da pregiudizi ideologici non scientificamente provati, favorendo così lo sviluppo di un sistema di produzione competitivo e al tempo stesso sostenibile.