Il Nord Italia a rischio siccità. Lo afferma Coldiretti sottolineando che ci si trova di fronte ad un anticipo di estate al Nord dove nelle città si registrano temperature sopra i 30 gradi con picchi di 35 gradi in Piemonte dove si affronta la primavera più calda degli ultimi 50 anni.
La situazione – Il livello idrometrico del lago Maggiore è praticamente al minimo storico del periodo per effetto della mancanza di pioggia che ha caratterizzato tutto il nord dove è caduta in primavera dal 75 per cento al 100 per cento di pioggia in meno. Un caldo record per il periodo che arriva – sottolinea la Coldiretti – dopo che il mese di aprile è stato il quarto piu’ caldo degli ultimi 210 anni, secondo le elaborazioni sui dati Isac–Cnr, relative all’intera penisola.
Allarme in campagna – Se nelle città si soffre l’afa, nelle campagne è allarme siccità in molte zone della pianura padana poiché dopo un autunno ed un inverno piovosi, la primavera – sottolinea la Coldiretti – è stata fino ad ora particolarmente asciutta. A farne le spese sono le coltivazioni agricole dove – precisa la Coldiretti – si contano danni per il crollo delle produzioni e aumento di costi per l’impiego dell’acqua. In alcune aree si è dovuti ricorrere alle irrigazioni di soccorso per salvare le coltivazioni a rischio, dal pomodoro al mais, mentre in altre – continua la Coldiretti – è crollato del 40 per cento il raccolto del primo taglio del fieno necessario all’alimentazione del bestiame, come nelle province di Lecco e Como. Il problema della siccità sta interessando in realtà anche altri paesi europei come la Francia dove si stima una riduzione del raccolto di frumento tenero del 13 per cento secondo Agritel mentre in Germania – conclude la Coldiretti – le stime concernenti il raccolto nazionale di frumento sono state riviste e portate a 22,31milioni di tonnellate, in calo del 7,2 per cento su base annua.