"Non abbiamo bisogno di spinte regionalistiche, dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi insieme”. Così il Saverio Romano è intervenuto facendo un primo bilancio dei primi mesi da ministro delle politiche agricole e forestali. “ Dopo i miei primi sessanta giorni da ministro posso affermare che la nostra agricoltura e’ una realtà complessa, articolata, ricca e diversificata. L’abrogazione scellerata, venti anni fa, del ministero dell’Agricoltura, ha causato danni al comparto, e occorre recuperare credibilità, autorevolezza e potere contrattuale. Gli Stati Generali dell’Agricoltura devono unificare la nostra proposta agricola nazionale. La difesa del budget globale che l’Unione europea destina all’agricoltura sarà un obiettivo difficile, come la quota spettante all’Italia, ma sulle regole possiamo e dobbiamo battere i pugni sul tavolo perché’ sono le regole il presidio della qualità che e’ il principio cardine che deve guidare le nostre produzioni".
Tutela del made in Italy – "E’ indispensabile riuscire ad avvicinare il produttore al consumatore, accorciare la filiera in modo da far trarre benefici, sia economici che qualitativi, ad entrambi. In Europa nel 2010 il reddito in agricoltura e’ aumentato del 14% mentre in Italia vi e’ stata una flessione del 3%. E’ un dato che deve farci riflettere – ha concluso Romano – anche perche’ il comparto agricolo fa segnare, unico fra gli altri nel nostro Paese, una ripresa".