“E’ stato proclamato dal Consiglio dei Ministri di oggi, su mia proposta, lo stato di emergenza fitosanitaria. Il provvedimento riguarda patologie causate da una serie di parassiti che stanno mettendo a dura prova alcune nostre produzioni agricole. Lo stato di emergenza si è reso necessario per promuovere un coordinamento e un potenziamento della lotta contro questi agenti patogeni che hanno causato rilevanti danni alle nostre produzioni agricole, all’ambiente e al paesaggio della nostra penisola.” Con queste parole il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano ha commentato l’approvazione in Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza fitosanitario per i danni provocati dai seguenti agenti patogeni: Anoplophora chinensis glabripennis, Rynchophorus ferrogineus (Oliver), Paysandisia archon, thaumetopoea pityocampa, megaplatypus mutatus, matsucoccus feytaudi, tetranychus evansi, bursaphelenchus xylophilus.
I parassiti – I danni provocati dalla diffusione dei parassiti possono essere ingenti e di diversa natura. Alcune specie di insetti, Acari, Nematodi e Microrganismi patogeni introdotti accidentalmente nel nostro Paese da altre aree geografiche con il trasporto di mezzi e persone, non solo si sono acclimatati e diffusi con rapidità, ma hanno anche causato in anni gravi danni per le colture agrarie, gli ecosistemi forestali e il verde urbano, con pesanti ripercussioni, sia economiche che paesaggistiche.
Chi colpisce – Nel caso delle palme, ad esempio (colpite dal punteruolo rosso), la forte diffusione dell’insetto sta portando ad un cambiamento del paesaggio in tutte le regioni interessate. Un altro insetto particolarmente dannoso è il Tarlo asiatico (Anoplophora chinensis), che si sta diffondendo in alcuni Comuni della Lombardia, del Lazio e del Veneto, colpendo diverse piante forestali come aceri, faggi, platani e pioppi, ma che potrebbe presto interessare anche molte altre specie, tra cui varie piante da frutto dei generi prunus, malus e citrus.
Le malattie – Le piante colpite diventano anche un rischio per l’incolumità pubblica in quanto le larve degli insetti scavano profonde gallerie all’interno della pianta non visibili dall’esterno che possono provocare la loro caduta senza alcun preavviso. Tali piante sono rilevabili perlopiù in ambienti pubblici come parchi, giardini e boschi.Senza considerare i danni provocati direttamente agli agricoltori a causa della perdita delle produzioni, dell’obbligo di distruzione delle piante infette, e le perdite dirette dovute al possibile blocco delle esportazioni di produzioni agroalimentari.
L’emergenza – Per questi motivi, si ritiene ormai indifferibile ed urgente un intervento, anche con strumenti straordinari, per il contenimento del rischio fitosanitario legato alla diffusione di alcuni organismi nocivi che potrebbero avere conseguenze anche per la salute umana e per gli aspetti ambientali – paesaggistici. Non di poco conto è poi la procedura di infrazione avviata nei confronti del nostro Paese dall’Unione europea a causa dei “numerosi gravi inadempimenti da parte dell’Italia degli obblighi imposti dalla legislazione comunitaria vigente in materia fitosanitaria” (procedura C(2009)0911 del 19 febbraio 2009, rubricata con numero 2008/2030).
Il provvedimento – Per queste ragioni, lo strumento proposto prevede:
1. individuazione urgente delle aree di intervento per il contenimento dell’emergenza fitosanitaria relativamente ad alcuni organismi nocivi (riportati nell’ordinanza), nonché l’individuazione delle urgenti misure di messa in sicurezza per il loro contenimento;
2. coordinamento dei servizi fitosanitari regionali, delle Regioni e degli enti locali per le suddette azioni;
3. coordinamento dell’attività di formazione, ricerca e sperimentazione, prevedendo l’istituzione di un tavolo di concertazione con enti ed istituti di ricerca pubblici e privati;
4. predisposizione e gestione di un albo degli operatori economici che possono effettuare interventi per l’eradicazione o il contenimento degli organismi nocivi oggetto dell’ordinanza, previa definizione in collaborazione con il servizio fitosanitario nazionale dei requisiti necessari;
5. adozione di azioni informative per fornire indicazioni circa i rischi della diffusione degli organismi nocivi sopra elencati, anche attraverso un piano di comunicazione a supporto dell’attuazione degli interventi previsti.
6. Adozione di azioni informative per fornire indicazioni circa i rischi ella diffusione degli organismi nocivi sopra elencati, anche attraverso un piano di comunicazione a supporto degli interventi previsti
7. Realizzazione di una task-force dedicata specificatamente a questa tematica