La psicosi collettiva che ha colpito i consumatori italiani a seguito dell’epidemia provocata dal batterio Escherichia Coli non può che riportarci alla questione dell’etichettatura dei prodotti e alla necessità di fornire ai cittadini la possibilità di orientarsi con semplicità e chiarezza tra i prodotti alimentari di diversa provenienza. Lo ha detto il presidente nazionale della Confeuro Rocco Tiso commentando il calo dei consumi di prodotti vegetali registrato in Italia a seguito delle vicende degli ultimi giorni.
Presa di posizione di Confeuro – “Se un’epidemia localizzata in Germania blocca la vendita dei prodotti in tutta Italia – ha dichiarato Tiso – significa non solo, come più volte ribadito, che una gestione mediaticamente confusa della vicenda ha favorito il dilagare del panico, ma anche che i consumatori non sono in grado di individuare prodotti di provenienza sicura e, per essere sicuri di non correre rischi, preferiscono evitare l’acquisto. In questo senso – conclude il presidente nazionale Confeuro – il Made in Italy deve diventare non solo sinonimo di qualità, ma anche e soprattutto di sicurezza alimentare, in modo che un’emergenza di questo tipo non provochi un generale calo dei consumi alimentari, ma un aumento delle vendite dei prodotti locali”.