Questa mattina, presso la sede della Comunità Montana Alta Langa di Bossolasco, l’Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto e il Consigliere Regionale Federico Gregorio hanno presenziato alla consegna delle prime 2 mila gabbie utili per la cattura dei ghiri. L’Assessorato regionale all’Agricoltura -considerata l’intenzione della Provincia di Cuneo di dare attuazione allo studio sulla specie ghiro finalizzato alla riduzione del fenomeno dannoso alle colture- nei mesi scorsi ha assegnato alla Provincia stessa un contributo pari a 34 mila euro. L’Assessore provinciale Stefano Isaia ha quindi recapitato simbolicamente la gabbia numero 1 a Giuseppe Molinari, Presidente del comitato spontaneo sorto per contrastare i danni ai noccioleti causati dai ghiri. Tale attività (la prima tappa di un percorso più ampio e approfondito) rappresenta una sperimentazione innovativa fino a questo momento adottata una sola volta ad Asiago, in provincia di Vicenza.
L’Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto – “La fauna selvatica deve essere in numero tale da non compromettere sistematicamente le attività agricolo- economiche dell’uomo. Auspichiamo che a questo percorso intrapreso con convinzione dalla Regione, anche gli altri enti istituzionali preposti possano collaborare costruttivamente, facendo prevalere il buonsenso e non componenti ideologiche che talvolta incidono negativamente sull’attività dell’agricoltura piemontese”.
Il Consigliere Regionale Federico Gregorio – “La Regione ha voluto donare il suo contributo con il fine di sviluppare uno studio che equilibri una volta per tutte, con razionalità e senza preconcetti, la convivenza tra animali selvatici e attività economica dell’uomo. Siamo pronti a seguire da vicino l’evolversi del discorso attraverso altri incontri”
L’Assessore Provinciale all’Agricoltura Isaia – “E’ la prima fase di un percorso più completo che ci auguriamo possa portare a risultati tangibili. I danni che le nostre colture stanno subendo sono sotto gli occhi di tutti, attraverso queste gabbie si cerca di individuare soluzioni concrete a tutela del lavoro dei nostri agricoltori”.