“Uniti con le nostre differenze, per tutelare assieme i radicchi veneti IGP, di qualità al massimo livello, e promuoverli congiuntamente”. Con queste parole il presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Paolo Manzan ha riassunto l’obiettivo che si prefigge la lettera d’intenti firmata stamani con il presidente del Consorzio radicchio di Chioggia IGP Patrizio Garbin e il presidente del Consorzio del Radicchio di Verona Lorenzo Ambrosi, presente, e in un certo senso “notaio”, l’assessore regionale all’agricoltura o Franco Manzato.
Il documento – Di fatto la lettera d’intenti è la prima pietra di un organismo di secondo grado tra concorsi di tutela, a difesa di cinque varietà caratteristiche e uniche di radicchio (il Treviso va considerato nelle sue diverse tipologie precoce e tardivo), selezionate dalla storia e dalla capacità di generazioni di agricoltori del Veneto, che è il più famoso e singolare distretto produttivo mondiale di cicorie selezionate.
Il commento– “Anche questa alleanza operativa – ha sottolineato Manzato – evidenzia la scelta di qualità e di tipicità, e non di ogm, dell’agricoltura veneta, che riguarda prodotti di valore territoriale e identitario unici. Di più: il tradizionale individualismo dei veneti viene oggi superato dal buon senso, legato alla capacità di fare sintesi su una strategia comune. Come Regione, di fronte a questo sforzo, singolare e importante, deve esserci un impegno anche maggiore a sostegno dei produttori di radicchio uniti, ad esempio nel contesto delle azioni di promozione del “made in Veneto” e nel contesto del Programma di Sviluppo Rurale, ad esempio con la misura 132 “Partecipazione a sistemi di qualità alimentare”, e la misura 133 “Attività di informazione e promozione agroalimentare”. Del resto – ha ribadito l’assessore – per la nostra agricoltura, veneta e italiana, è strategico valorizzare prodotti non mondializzati e non ogm, operando per consolidarne e accrescerne le posizioni di mercato e la valorizzazione”.
La firma – Il documento sottoscritto dai presidenti dei Consorzi dei radicchi IGP del Veneto individua il Consorzio di tutela del radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco, in virtù della sua primogenitura e della esperienza accumulata, come capofila del comune progetti “Infoquality”, della costruzione di sistemi di vigilanza, nei rapporti con le istituzioni pubbliche e private e nel completamento dell’iter di riconoscimento del Consorzio di II° livello denominato “Consorzio dei Radicchi veneti”, che si pone come esperienza finora unica in Italia e probabilmente in Europa.