“Il nuovo regime fiscale che la Russia sta applicando ai vini italiani rischia di penalizzare uno dei settori di punta del comparto agroalimentare nazionale”. Lo afferma il presidente nazionale di Confeuro, Rocco Tiso.
Accordo fra Italia e Russia – “Il settore vinicolo – sottolinea Tiso – sta ottenendo importanti risultati. In Russia le importazioni delle nostre produzioni sono cresciute del 91% con un giro d’affari di circa 26 milioni di euro. E’ necessario – continua Tiso – che le istituzioni dei due Paesi si incontrino quanto prima per migliorare il sistema fiscale al quale i vini italiani sono attualmente sottoposti in fase di importazione. Se le nuove tariffe non incidono in maniera determinante sulle produzioni vinicole di alta gamma che non sembrano perdere il proprio posizionamento interno nel mercato russo, lo stesso non può dirsi dei vini di gamma più bassa. E’ soprattutto a quest’ultime produzioni, e quindi alle aziende che ne sono artefici – conclude Tiso – che auspichiamo sia rivolto l’intervento dell’esecutivo”.