Dopo il grande caldo al Nord è il maltempo a flagellare i campi tanto da spingere la Coldiretti a chiedere lo stato di calamità.
I danni – Le violente grandinate si sono abbattute nel Nord Italia provocando danni per milioni di euro alle aziende agricole agricole, ai vigneti, ai frutteti, alle coltivazioni di mais e soia, agli ortaggi, ma anche alle serre e alle strutture agricole. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti che ha chiesto l’avvio delle procedure per lo stato di calamità nelle aree interessate. Se in Trentino una devastante grandinata ha compromesso il raccolto di mele e uva da vino con danni che in alcune zone, come la Vallagarina arrivano al 90 per cento, in Lombardia particolarmente grave, rileva la Coldiretti, è la situazione nella fascia prealpina fra Varese, Como e Lecco dove uno tsnumani di grandine con chicchi grandi come noci ha sventrato le serre, distrutto i raccolti e spezzato le piante mettendo gli agricoltori in ginocchio. In Lombardia, conclude la Coldiretti, si contano danni dalle coltivazioni di mais a quelle di mirtilli e lamponi, dai prati ed erba medica alle piante nei vivai, ma anche agli animali colpiti da fulmini e ai capannoni scoperchiati dal vento.