Il cuore rimane nella terra del bianco per eccellenza, il Soave, con un rinnovato impegno anche grazie all’adesione al progetto Soavecru. La voglia di confrontarsi con nuove sfide è, però, da sempre una caratteristica dell’azienda Agricola Fattori e da qui nasce la scelta di Antonio e Giovanni Fattori di investire nella Valpolicella.
Obiettivo – Conoscere a fondo un altro territorio straordinario della provincia di Verona. Per farlo, i fratelli Fattori non hanno voluto scorciatoie. Hanno scelto i terreni a loro avviso dotati delle migliori potenzialità, in un comune che merita più attenzione, Montecchia di Crosara, ultima porzione ad est della denominazione. Il lavoro è iniziato con l’individuazione dei vigneti migliori e la pianificazione del rinnovamento dei rimanenti, a questo è seguito il progetto della cantina, infine il packaging. E’ nata così Col della Bastia. Qui Fattori applicherà i principi della viticoltura in armonia con l’ambiente sperimentando anche nuove tecniche. Tra queste, vi è l’utilizzo di oli essenziali israeliani, già in sperimentazione nei vigneti Fattori a Soave, che stanno dando risultati straordinari.
Nuovi impianti – Proprio in questi giorni, sono stati impiantati quattro ettari di nuovi vigneti di Corvina 100%, con sesti d’impianto 2 x 0,8 m. “ Si tratta della prima porzione di un impianto, su un pianoro naturale, che verrà ultimato il prossimo autunno e posizionato sulla linea di cresta tra la vallata d’Alpone e la val d’Illasi. – Afferma Antonio Fattori. – I terreni sono particolarmente interessanti perché, qui, i basalti della Val d’Alpone lasciano spazio ai suoli calcarei provenienti dalla Val d’Illasi, cui si frappongono, talvolta, residui di basalti frantumati ed isolate sacche di depositi di arenarie giallastre. Questi suoli uniti all’altitudine, circa 400 m slm, e alla costante ventilazione, creano le condizioni ideali per la Corvina, le cui uve saranno destinate alla produzione delll’Amarone e del Ripasso Col de la Bastia. Sul Col de la Bastia, situato a nord di Castelcerino e di fronte alla Rocca d’Illasi, ci sono importanti rovine di una costruzione medievale di notevole interesse storico e paesaggistico, probabilmente coeve al più conosciuto Castello di Soave ed alla Rocca stessa.