Bosco e sottobosco della Sila rappresentano per la Calabria un patrimonio ambientale di grandissimo valore sociale, economico e culturale da tutelare attraverso una “selvicultura sistemica” che consenta di fruire del bosco e delle sue risorse in modo sostenibile e riproducibile. E’ in sintesi quanto è emerso dalla IX edizione di Sila Officinalis, che si è svolta al Centro Visite Cupone di Camigliatello Silano (Cs), rassegna organizzata dall’Ente Parco Nazionale della Sila, dal Gruppo Micologico Naturalistico Silano e dall’Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della provincia di Cosenza.
Le parole del Conaf – “E’ fondamentale per l’ambiente, la biodiversità, l’economia locale – ha sottolineato Rosanna Zari, Vice Presidente Conaf, durante le conclusioni del convegno – , investire competenze e risorse sulla corretta gestione della montagna, delle sue peculiarità ambientali e naturali. Sila Officinalis giunta alla sua IX edizione si conferma, ormai, non solo un appuntamento culturale e di approfondimento, ma dovrà in futuro essere un punto di riferimento nazionale per la presentazione dei risultati della ricerca sugli effetti benefici dei complessi fitoterapici contenuti nelle piante officinali sulla salute umana; in questo il CONAF darà il suo apporto alla realizzazione e divulgazione di questi studi multidisciplinari che vedono necessariamente la collaborazione dei dottori agronomi e dei dottori forestali con altre professioni per seguire una particolare filiera di produzione, a basso impatto ambientale finalizzata alla realizzazione, di medicinali, cosmetici ed aromi che può rappresentare una valida alternativa alle produzioni agricole tradizionali soprattutto in quelle aree ad alta fragilità ambientale, quali i parchi e le riserve naturali. Le politiche di sviluppo – ha continuato Rosanna Zari – debbono orientare le risorse in questo senso, poiché l’80% delle piante officinali è importato e non prodotto invece sul nostro territorio che ha peculiari caratteristiche agronomiche e climatiche tali da fornire produzioni di elevata qualità”.
L’incontro – Un convegno scientifico e multidisciplinare ha concluso Sila Officinalis: “Il convegno – ha sottolineato Lina Pecora, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Cosenza – ha puntato l’attenzione sui temi della biodiversità e delle risorse naturali, e si è svolto sulla base di quattro sessioni di lavoro. Siamo entrati nel vivo delle risorse della montagna quale motore di sviluppo del territorio, (con il contributo di Michele Laudati, direttore dell’Ente Parco della Sila), che si è soffermato sulla gestione sostenibile dei sistemi forestali nel Parco Nazionale della Sila alla luce della normativa europea, nazionale e regionale. E poi – aggiunge Pecora – approfondimento sulle risorse del sottobosco per la valorizzazione della biodiversità, (con gli interventi del prof. Francesco Menichini e della prof.ssa Filomena Conforti, dell’Università della Calabria) che hanno parlato del patrimonio botanico silano come risorsa per l’industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetologica. Quindi spazio alle risorse della foresta per l’elaborazione di integratori ed essenze, (con relazioni di Giancarlo Statti e Stefania Sinicropi, dell’Università della Calabria,) e Carmela Morace, dell’Università di Messina, che ha illustrato gli effetti benefici di alcune piante officinali su patologie anche importanti come le neoplasie; infine lo sviluppo socio-economico dei territori montani e delle aziende all’interno del Parco Nazionale della Sila ( con interventi di Maurizio Agostino, Maurizio Nicolai ed Elisabetta Ferrara)”.Si sono conclusi i lavori con il Premio CONAF alla longevità della carriera assegnato dal Segretario Nazionale Riccardo Pisanti a due Agronomi, il Dott. Maiolo ed il Dott. Martirano, entrambi dell’Ordine di Cosenza.
Nelle due giornate si è svolta una mostra micologica e botanica, con esposizioni di piante forestali e di strumenti per la gestione forestale e selvicolturale dell’Ordine di Cosenza ed un laboratorio di analisi sensoriale volto ad avvicinare il pubblico a questa disciplina.