E’ iniziata con una settimana d’anticipo rispetto all’anno scorso la campagna del pomodoro da industria, e ad oggi il prodotto raccolto e’ circa il 20% della produzione complessiva. La produzione risulta in calo rispetto all’anno precedente, ma il pomodoro ha un elevato tenore zuccherino, ed e’ quindi di migliore qualita’.
Superfici in calo – Le superfici agricole coltivate a pomodoro sono diminuite rispetto allo scorso anno di circa l’8,5%. Una tendenza che si riscontra in tutta Europa, in Portogallo con una diminuzione del 22% e in Spagna con un calo del 19%, mentre in Cina la coltivazione incrementa dell’11%. L’andamento della campagna e’ stato dall’assessore all’agricoltura dell’Emila Romagna Tiberio Rabboni in visita ad alcune aziende agricole e di trasformazione del pomodoro da industria della provincia di Parma.
Emilia Romagna, regione top – ”Anche a fronte del calo di produzione – ha spiegato l’assessore – l’Emilia-Romagna mantiene a livello nazionale il 35% di prodotto coltivato e trasformato e si conferma come il principale distretto italiano ed europeo, dal punto di vista della qualità, oltre che della quantita’. Buoni frutti sta dando la coesione tra produttori agricoli e trasformatori industriali, una una sinergia che avra’ il suo ulteriore suggello nel nascente Organismo Interprofessionale del pomodoro da industria, attivato a breve sulla base di una specifica legge regionale. La coesione si dimostra vincente soprattutto ora, a fronte di una concorrenza internazionale sempre piu’ agguerrita sui costi di produzione, e deve essere indirizzata a mettere in valore la qualita’ organolettica delle produzioni, l’innovazione varietale e il rispetto delle risorse ambientali: i produttori agricoli stanno affrontando con determinazione le sfide del mercato e il venir meno degli aiuti europei accoppiati, e chiedono tuttavia all’Europa di confermare anche per gli anni futuri l’Organizzazione comune di Mercato (Ocm) e i relativi finanziamenti ai piani operativi che hanno fin qui favorito la modernizzazione del comparto – ha concluso Rabboni – A questo proposito nel corso del prossimo autunno, assieme al presidente dell’associazione del distretto del pomodoro da industria, Pierluigi Ferrari, promuovero’ un momento di riflessione e di proposta con i rappresentanti della filiera produttiva e dei diversi livelli istituzionali”.