Almeno duecentomila giovani hanno trascorso l’estate 2011 a lavorare nei campi soprattutto nelle attività di raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia. E’ quanto stima la Coldiretti, in occasione della divulgazione dei dati Istat che attestano una riduzione della disoccupazione giovanile nel mese di Luglio, nel sottolineare che per molti giovani lavorare nei campi ha significato prendere contatto con il mondo del lavoro in un momento di crisi dove è difficile trovare alternative occupazionali. L’estate coincide – sottolinea la Coldiretti – con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne dove si svolgono le attività di raccolta di verdura e frutta come ciliegie, albicocche o pesche fino alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre. Quest’anno alcune difficoltà si sono verificate a causa del crollo dei prezzi pagati ai produttori per la frutta, dalle pesche fino alle angurie che molti produttori non hanno potuto neanche raccogliere, nonostante il fatto che i prezzi della frutta al consumo hanno continuato ad aumentare.
In crescita – A far crescere la presenza di giovani in campagna è stata anche la possibilità di utilizzare i voucher, dal primo giugno per i giovani dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi. Lo strumento dei voucher – ricorda la Coldiretti – è stato introdotto per la prima volta proprio in occasione della vendemmia 2008 (agosto) e poi esteso ad altre figure di lavoratori ed altre attività, anche se i maggiori utilizzatori restano i lavoratori agricoli. Da allora secondo i dati dell’Inps sono stati staccati complessivamente oltre 20 milioni (per l’esattezza 20.336.605) buoni lavoro fino alla fine di luglio 2011. Di questi – sostiene la Coldiretti – quasi uno su quattro (24 per cento) per il lavoro agricolo.
Settembre in positivo – Buone prospettive si hanno per il mese di settembre durante il quale è in corso la vendemmia iniziata nel nord con un anticipo fino a due settimane, nelle regioni del centro – sottolinea la Coldiretti – è anticipata in media di una settimana mentre nel mezzogiorno è piu’ o meno nella norma. Fino ad ora le condizioni delle uve – continua la Coldiretti – sono in generale molto buone per effetto del caldo in primavera e dell’estate che ha garantito un’ideale alternanza fra temperature nella fase di maturazione. Anche se molto dipenderà dai prossimi giorni, ad oggi la produzione di vino si prevede contenuta dal punto di vista quantitativo sui 44 – 45 milioni di ettolitri e buona da quello qualitativo, con il 60 per cento della produzione nazionale destinata – conclude la Coldiretti – a vini di qualità con ben 511 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (332 vini Doc, 60 Docg e 119 Igt).