Vendemmia anticipata per il Brunello di Montalcino. Secondo il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che già da alcuni giorni porta avanti le necessarie analisi nei vigneti per verificare le condizioni delle uve e stabilire il grado di maturazione, ”il momento più opportuno per la raccolta delle uve dovrebbe essere anticipato di 15 giorni – ha dichiarato il presidente del Consorzio Ezio Rivella -. Queste almeno le indicazioni della fase pre-vendemmiale che viene costantemente monitorata per verificare il momento migliore della raccolta”.
Le previsioni – ”Attualmente la situazione risulta buona – prosegue il presidente Rivella – Le temperature elevate contribuiscono ad aumentare molto le gradazioni zuccherine e in alcuni casi si notano degli appassimenti. Comunque le basse temperature della notte contribuiscono a favorire l’evoluzione di tutte le componenti utili ad una ottimale maturazione. In termini di quantità, le previsioni sono per una produzione più bassa rispetto allo scorso anno, valutabile al momento del 10-15%”.
Resoconto degli ultimi mesi – Le fasi vegetative della vite si sono sviluppate molto presto e l’anticipo è stato causato dalle elevate temperature registrate. Già agli inizi di aprile, infatti, le viti hanno germogliato, fase questa che normalmente avviene a partire dalla seconda decade dello stesso mese. I mesi primaverili di maggio e giugno sono stati molto piovosi, con brevi periodi molto caldi e soleggiati. Anche il mese di luglio ha visto numerose giornate piovose, che hanno contribuito a mantenere i vigneti in ottimo stato vegetativo. Ad agosto si è registrato un deciso rialzo termico, che ha portato ad un riequilibrio nell’evoluzione vegetativa delle uve. Nei giorni successivi a Ferragosto sono iniziate le raccolte delle uve precoci per il Sant’Antimo e sono attualmente in fase di raccolta anche le uve moscato che daranno vita al Moscadello di Montalcino (tranquillo, frizzante e vendemmia tardiva).
Il vino Brunello di Montalcino – Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è nato nel 1967 all’indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo. I produttori sono 250 (di cui 200 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3500 così ripartiti: 2100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 600 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt. Mediamente ogni anno sono prodotte 6.500.000 bottiglie di Brunello di Montalcino, 4.000.000 di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello di Montalcino e 500.000 di Sant’Antimo. La produzione è esportata per circa il 60% e il valore complessivo del giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 140 milioni di euro.