“La nuova Politica agricola comune (Pac) deve guardare al bacino del Mediterraneo, non soltanto all’Europa continentale. E’ qui il futuro economico e sociale del nostro Paese. Ci devono essere strategie e politiche condivise e lungimiranti, andare in Europa con venti piani di sviluppo regionali non porta benefici all’agricoltura italiana. Come consiglio nazionale mettiamo la nostra professionalità a disposizione delle istituzioni, europee, nazionali e locali”. E’ in sintesi il commento del presidente del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (Conaf) Andrea Sisti, alla tavola rotonda dal titolo “Esperienze e prospettive per lo sviluppo sostenibile nell’area euro mediterranea” che si è tenuta quest’oggi a Marsala (Cantine Florio) nell’ambito della terza e conclusiva giornata del XIV Congresso nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali. Un appuntamento – moderato dalla giornalista Domitilla Savignoni – che ha visto la partecipazione di oltre 400 fra dottori agronomi e dottori forestali provenienti da tutta Italia.
Il ruolo centrale dell’agricoltura – La ruralità – ha sottolineato l’on. Paolo Russo, presidente XIII Commissione agricoltura – è qualcosa che va oltre l’agricoltura, è un modello sociale, di qualità della vita, che non ha solo priorità di produrre e tutelare i territori. C’è bisogno di un rilancio attraverso alcuni parametri, fra cui la competitività nei mercati: un rilancio dal punto di vista sociale che vede in prima linea i dottori agronomi”. “L’agricoltura deve tornare a svolgere un ruolo essenziale – ha detto il senatore Antonio D’Alì, presidente XIII Commissione Ambiente, Territorio e Beni Ambientali – attraverso un nuovo rapporto fra agricoltura ed energie rinnovabili. Abbiamo timore di un utilizzo indiscriminato delle energie rinnovabili senza considerare la sostenibilità dei territori, mentre occorre riappropriarsi della pianificazione territoriale. Con gli agronomi protagonisti. Ritengo che si apra una stagione di riabilitazione dell’agricoltura e dei tecnici professionisti, l’agricoltura può tornare in termini di modernità ad essere economia primaria”.
La Pac – Argomento di attualità la Politica agricola comune (Pac 2014-2020) che sarà presentata prossimamente (12 ottobre): “Sulla nuova Pac – ha affermato l’on. Giovanni La Via, Commissione Agricoltura Parlamento Europeo – sembra prevalere il criterio di redistribuzione, ed alcuni settori vedranno notevolmente ridotti i contributi europei, si va verso una tendenza delle distribuzione di risorse uguale per tutti i settori. Il 12 ottobre inizia un percorso, poi ci saranno 8-9 mesi di tempi legislativi dopo di che sarà storia. Quindi è questo il momento di discuterne”. L’agricoltura è una priorità per lo sviluppo dei Paesi dell’area mediterranea: “Per ogni euro investito in agricoltura – ha sottolineato Andrea Sonnino, della Fao -, si ha un ritorno di quattro euro in sviluppo. Se vogliamo uno sviluppo complessivo di questa area è necessario investire in agricoltura”.