Quello delle merci contraffatte è un mercato “oscuro” e in crescita che, solo in Italia, si valuta valga oltre 8 miliardi di euro. Per il consumatore il risparmio è apparente e l’acquisto spesso pericoloso, oltre che di dubbia quando non scarsissima qualità. Il falso danneggia l’economia seria, onesta, che fa ricerca e si impegna a produrre al massimo livello; sottrae soldi all’erario, causa non di rado malattie anche gravi, certamente è tra delle fonti di finanziamento che alimentano la criminalità. “Il contrasto al tarocco non può quindi che essere totale, organizzato e al massimo livello di preparazione degli operatori addetti al controllo e alla repressione”, ha ribadito oggi l’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato, presentando il percorso formativo, le cui lezioni inizieranno lunedì e proseguiranno fino al febbraio del 2012, che punta a potenziare le conoscenze utili per le attività di indagine, intervento e repressione contro la vendita di prodotti falsi, contraffatti e non sicuri, formando operatori della Polizia Locale.. Il corso è finanziato dalla Regione con le partite di bilancio destinate alla tutela dei consumatori.
Non solo "vù cumprà" – “Il falso non si nasconde solo in strade con i ‘vu cumprà’ – ha ricordato Manzato – ma è molto più subdolo e organizzato: si cela nei negozi, e non solo in quelli di visibile basso livello. Riguarda merci prodotte sottocosto senza le caratteristiche e i materiali di qualità e di legge, falsi marchi anche di discreta fattura, inganni spesso celati tanto al commerciante quanto al consumatore. Si va dal falso prosciutto DOP agli slip da donna cancerogeni, dall’apparente “Made in Italy” alle false griffe, dai giocattoli che possono produrre nei bambini conseguenze terribili ai cosmetici che causano dermatiti o peggio, agli occhiali che danneggiano la vista”. Distinguere il falso dal vero non è semplice, e spesso può anche essere pericoloso: la formazione insomma è necessaria.
Sui banchi – Oggi, alla presentazione del corso, sono stati mostrati alcuni esempi: dai falsi orologi ai falsi calici di murano, dai marchi a quattro punte anziché tre come l’originale alle camice griffate con poco cotone, fino al condizionatore “quasi” perfetto: il filo elettrico tende ad incendiarsi. L’iniziativa, introdotta per la Camera di Commercio dal presidente di Coldiretti Padova Marco Calaon, è stata illustrata dalla dott.ssa Cinzia Cecconello, responsabile ufficio formazione della Scuola Regionale Veneta per la Sicurezza e la Polizia Locale, dal sindaco di Chioggia Giuseppe Casson e dalla Comandante della Polizia locale di Treviso Federica Franzoso. Ma erano anche presenti rappresentanti delle Polizie Municipali dei Comuni, o aggregazioni di Comuni, aderenti al corso di formazione (quelli con oltre 25 mila abitanti): Castelfranco Veneto, Bassano, Chioggia, Conegliano, Jesolo, Adria, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Villafranca, Vittorio Veneto, Vicenza, Valdagno, Alto Vicentino, Arzignano, oltre ai soggetti formatori: Scuola regionale per la sicurezza, Agenzia delle Dogane, INAIL Veneto, INPS Veneto, Ministero del Lavoro, Camere di Commercio, laboratori di analisi, Associazioni dei Consumatori. Il progetto è attuato grazie alla collaborazione fra Regione del Veneto, Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane, INAIL Veneto, INPS Veneto, Ministero del Lavoro, Unioncamere e Associazioni dei Consumatori.