Sono stati presentati nell’Abbazia di Praglia, in provincia di Padova, i primi risultati dell’iniziativa comunitaria Sigma 2 – “Rete transfrontaliera per la gestione sostenibile dell’ambiente e la biodiversità”, progetto strategico per la Regione del Veneto che si inserisce nell’ambito dell’Asse 1 “ambiente, trasporti e integrazione territoriale sostenibile” del Programma di cooperazione Italia – Slovenia e che affronta i temi della lotta e prevenzione fitosanitaria su colture comuni alle aree geografiche di confine , come la vite e l’ulivo.
Progetto – “Il successo del progetto – ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura e ai parchi del veneto Franco Manzato introducendo i lavori – si misura sull’impegno di risorse che l’Unione Europea e gli stati membri hanno messo a disposizione per questo tipo di iniziative, dalle quali testare tra l’altro modelli innovativi per il monitoraggio e la previsione delle malattie della vite e dell’olivo”. L’iniziativa ha inoltre come obiettivi la conservazione della biodiversità mediante la realizzazione di Campi di conservazione e Giardini mediterranei, e il miglioramento della qualità dell’ambiente limitando l’impatto dei prodotti fitosanitari. “Nel segmento della biodiversità di specie vegetali – ha aggiunto Manzato – il Veneto intende operare con la realizzazione di tre azioni pilota che si concretizzano nella costituzione di tre Campi di conservazione di biotipi locali di varietà di viti nell’area Lison Parmaggiore, di varietà di olivo, di specie orticole quali il carciofo violetto di Sant’Erasmo e dell’asparago verde montine. Tutelare la biodiversità in agricoltura significa tutelare e conservare le specie che caratterizzano un territorio e lo rendono unico, contrapponendosi alle logiche della globalizzazione e dell’economia mondiale che spingono invece verso una pericolosa forma di uniformità di prodotti, con la conseguente perdita della varietà vegetali e animali”.
Partner – Sigma due coinvolge in complesso 12 istituzioni: l’ Università del Litorale, Centro di ricerche scientifiche di Capodistria come lead partner e, come componentei, Kmetijsko gozdarska zbornica Slovenije, Kmetijsko gozdarski zavod Nova Gorica Camera per l’agricoltura e le foreste della Slovenia, Istituto agricolo forestale di Nova Gorica, Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, il Comune di Isola, la Provincia di Trieste, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia (ERSA), Kmečka Zveza – Associazione Agricoltori Trieste, il Lokalna akcijska skupina Kras – Gruppo di Azione Locale del Carso, la Regione del Veneto – Direzione competitività sistemi agroalimentari della Regione Veneto, il Gruppo di Azione Locale Venezia Orientale (VeGAL), l’ Università degli Studi di Udine – Dipartimento di Scienze degli Alimenti, l’Univerza v Ljubljani, Biotehniška fakulteta Università di Lubjana, Facoltà di Biotecnica.