“Una sola salute” è il concept della conferenza internazionale che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM) ha organizzato a Perugia per il prossimo 17 novembre. Il 61% di tutti i patogeni emergenti oggi riconosciuti sono agenti di malattie trasmissibili dall’animale all’uomo. Alla luce di ció, non si può parlare di sanità umana senza garantire anche una pari attenzione alla salute animale.
L’interazione tra salute umana ed animale non è certo un fenomeno nuovo, tuttavia l’impatto delle zoonosi con cui ci stiamo confrontando oggi a livello mondiale è senza precedenti. Le istituzioni che si occupano di sanità pubblica e veterinaria, sono chiamate a far fronte ad una nuova era caratterizzata da malattie emergenti e ri-emergenti che vengono segnalate con frequenza crescente. Assistiamo ad una straordinaria confluenza di persone, animali e prodotti di origine animale, e la globalizzazione sta cambiando le basi fondamentali delle politiche sanitarie ed il modo in cui affrontare il futuro. In questo contesto, il concetto “una sola salute”, assume grande importanza, e una piena collaborazione tra quanti operano in tale delicato settore ci sarà di grande aiuto nella lotta alle zoonosi emergenti e riemergenti. In tale prospettiva, questa Conferenza vuole riunire professionisti della sanità pubblica e veterinaria con l’obiettivo di rafforzare tale collaborazione di fronte alla minacciante diffusione di nuove malattie. Tra i partecipanti la scienziata Ilaria Capua, neovincitrice del premio internazionale PennVet Leadership Award 2011, uno dei più prestigiosi riconoscimenti scientifici, e Massimo Palmarini, uno dei più grandi retrovirologi del mondo.
Obiettivi – “La conferenza internazionale è strumento per una efficace comunicazione, diffusione e condivisione di nuove strategie, elaborate per combattere le malattie emergenti o quantomeno per limitarne il rischio di diffusione, – dichiara Silvano Severini, Direttore Generale dell’IZS Umbria Marche –. Siamo consapevoli della necessità di adottare oggi un approccio multisettoriale al controllo delle malattie emergenti, utilizzando una nuova forma di governance generale che porti a soluzioni globali e che tenga conto dell’interfaccia tra uomo animale ed ecosistema. Questa nuova visione (“One Health”) è il risultato della convergenza tra diverse competenze scientifiche in grado di valutare: la crescita esponenziale della popolazione umana e animale (bestiame), il rapido e continuo cambiamento dei sistemi di allevamento, la maggiore integrazione tra animali allevati e selvatici, la crescente urbanizzazione e la deforestazione, il cambiamento dell’ecosistema e la globalizzazione del commercio degli animali e dei loro prodotti, senza escludere la valutazione del devastante impatto socio-economico che queste patologie hanno sulle popolazioni piú povere del mondo.