Importante novità nel disciplinare dei vini Doc Orcia. Per dare ancora di più una connotazione territoriale alla produzione Riserva è aumentata la percentuale di Sangiovese. In questa occasione agricultura.it ha intervistato la presidente del Consorzio Donnella Vannetti, apprezzata produttrice di San Giovanni D’Asso, per parlare dell’attuale momento del Consorzio. I vini Orcia sono sempre più apprezzati dai mercati, italiani in primis, e – considerando anche le esigue quantità prodotte – si affacciano con successo anche oltreconfine. Un Consorzio però che ancora non riesce ad amalgare al suo interno la totalità o quasi dei produttori, se è vero, stando ai dati del Consorzio che solo il 22,5 della superficie a Doc fa parte delle aziende consorziate.
Presidente Vannetti, quale è lo stato di salute del Consorzio vino Orcia?
Il Consorzio sta percorrendo una strada in salita, in questi anni ha prodotto attività sicuramente al di sopra delle proprie possibilità economiche e organizzative, grazie all’impegno della nostra base sociale, e alla credibilità che ci riconoscono tanti soggetti che collaborano con noi, istituzionali e professionali.
Avete recentemente presentato un nuovo disciplinare che introduce nella Riserva più Sangiovese. Quali sono le novità principali e perché siete arrivati a questa decisione?
Importante valorizzazione della nostra territorialità ,portando il Sangiovese nella Riserva a un minimo del 90% con una particolarità, la scelta di una lista positiva di 6 vitigni autoctoni che possono concorrere al restante 10 %, con i 30 mesi di invecchiamento, di cui 24 in legno e 6 in vetro, avremo grandi vini Orcia .E prevista anche la tipologia “Rosato”, e una riserva rosso con la solita base ampelografica attuale, commercializzata dopo 24 mesi dalla vendemmia di cui 12 in affinamento in legno.
Quali sono i mercati più interessanti per i vini Orcia, in Italia e all’estero?
Per le nostre ancor modeste quantità sicuramente il Nord Europa, importanti rapporti molte aziende le hanno già con la Svizzera, Belgio, Danimarca ,Germania, Austria. Penso anche alla Polonia, ma anche America ,sicuramente il mercato nazionale e soprattutto quello locale è per noi molto importante.
400 ettari sono iscritti all’albo della Doc Orcia, ma soltanto 90 ettari (ovvero il 22,5%) – secondo i dati del Consorzio – appartengono alle aziende iscritte. Quali sono le politiche del Consorzio per riportare all’interno molte aziende produttrici e quindi dare più forza al Consorzio stesso?
Va detto che molti dei 400 ettari sono piccole superfici vitate e molte purtroppo ad oggi non rivendicano Orcia, certo ci sono alcune aziende che non sono nel Consorzio. Voglio sperare che guardino in positivo il lavoro e i buoni risultati ottenuti dal Consorzio per tutta la denominazione, per la comunicazione e la promozione che abbiamo curato in questi anni, per la collaborazione che abbiamo avuto con le più prestigiose guide del settore, con Onav, Ais, Fisar che ringrazio per le tante serate che hanno curato per il Consorzio in Italia, per l’evento Divin Orcia 7ma edizione che abbiamo tenuto a San Giovanni D’Asso in occasione della Mostra mercato Del Tartufo Bianco delle Crete Senesi. Il 2011 ha visto la nostra partecipazione a Vinitaly, a Vinexpo, Fiera Rstorexpo, Fiera Tirreno Trade, Presentazione del Consorzio all’Enoteca Regionale del Lazio a Roma, Vicoli del Vino importante evento laziale a Prossedi, Asta benefica con Magnum Doc Orcia a Roma per l’associazione SOS Brasil e tante altre ancora.
Quali sono, infine, le principali attività in programma per il 2012 e le manifestazioni a cui prenderete parte?
Sicuramente il consolidamento del Disciplinare per far si che la nostra Doc sia protetta dalla Comunità economica europea (UE ndr), cercheremo di dare anche un supporto tecnico maggiore ai soci ,soprattutto sull’applicazione del nuovo disciplinare. Un anno che ci vedrà impegnati appunto nel fare ancora di più per allargare la base sociale in modo da poter svolgere i compiti che la legge affida ai consorzi, in materia di vigilanza , cercare nuovi mercati ,in collaborazione con Promo Siena, Toscana Promozione, con altri Consorzi del nostro territorio, non solo di vino, con le Associazioni di Categoria che possono svolgere un ruolo positivo per la nostra Doc. In programma già PRO WINE e il Vinitaly, con una nuova collocazione, sempre nel padiglione della Toscana ma più centrale, e una presenza ancor più importante sul nostro territorio.
I NUMERI DEL CONSORZIO ORCIA (fonte Consorzio) – Ad oggi la superficie dei vigneti iscritti all’albo della Doc Orcia è pari a 400 ettari, di cui 90 ha di viticoltori associati al Consorzio, attualmente costituito da 36 produttori di cui 28 imbottigliatori. Nel 2010 la produzione rivendicata dagli associati del Consorzio è stata pari a 3.400 q.li in flessione di circa il 15% rispetto al 2009, mentre il numero delle bottiglie prodotte è arrivato a quasi 200.000 bottiglie, in incremento di circa il 25% rispetto all’anno precedente.