Gli allevatori suinicoli di Confagricoltura esprimono la loro viva preoccupazione per i possibili tagli derivanti dalla manovra in discussione. Il rischio potrebbe riguardare gli interventi di rilancio della suinicoltura nazionale previsti nel Piano del Mipaaf.
Qualità – E’ indispensabile garantire la ripresa di una filiera da tutti riconosciuta di altissimo livello, sottolinea Confagricoltura, che ha permesso di raggiungere e mantenere un’importante quota sul mercato europeo e su quello internazionale, come testimonia la crescita costante dell’export (il valore delle esportazioni secondo i dati Istat è stato nel 2010 di circa 1.113 milioni di Euro, +12,5% rispetto al 2009).
Impegni – Si chiede quindi un impegno del ministro Catania affinché confermi ed ampli la dotazione finanziaria prevista dal Piano. Questo servirà a promuovere azioni che da tempo Confagricoltura sollecita: sostegno al credito, valorizzazione e riqualificazione del suino pesante attraverso il sistema SQN, consolidamento di una diversificazione produttiva, ma anche sviluppo e implementazione delle organizzazioni di prodotto e dell’Interprofessione.
Richieste – Servono contemporaneamente interventi per la soluzione di alcune questioni sanitario-veterinarie e, sottolinea Confagricoltura, il rapido avvio della Commissione Unica suinetti, per dare finalmente maggiore capacità contrattuale sia ai produttori sia agli acquirenti dei geneticamente pregiati lattonzoli nazionali. Ciò anche per salvaguardare il lavoro dei 69.500 addetti e professionisti impiegati nella filiera suinicola nazionale.
Posti di lavoro nella filiera suinicola
Addetti alla trasformazione – 34.000
Addetti agricoli (5400 allevamenti) – 12.000
Veterinari – 5.500
Addetti Mangimifici – 18.000