Le operazioni condotte dalla Guardia Costiera – Capitanerie di Porto negli ultimi giorni, che hanno portato al sequestro di 42 tonnellate di prodotti ittici, sono un segnale importante dell’attenzione e dell’impegno che gli organi di controllo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali pongono per garantire la tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti. La difesa della legalità e la salvaguardia della salute dei consumatori devono essere elementi imprescindibili della nostra politica in tutti i settori, soprattutto in un periodo come quello delle festività natalizie in cui il settore agroalimentare produce il massimo sforzo per rispondere alle richieste dei consumatori e pochi operatori scorretti possono cercare di approfittare della situazione". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania ha commentato le due operazioni condotte dalla Guardia Costiera-Capitanerie in Campania e in Puglia che hanno condotto al sequestro complessivo di 42 tonnellate di prodotti ittici.
Operazioni – Nel Comune di Napoli i militari della Capitaneria di Porto, in stretto coordinamento con il Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato, e unitamente al servizio Veterinario dell’A.s.l hanno sequestrato oltre 25 tonnellate di prodotti ittici illecitamente commercializzati nel Comune di Napoli. Nel dettaglio l’operazione ha consentito di sequestrare 14 tonnellate di prodotti in cattivo stato di conservazione e non idonei al consumo umano, rinvenuti all’interno di strutture abusive mancanti delle previste autorizzazioni sanitarie, e di 11 tonnellate di anguille vive detenute in un impianto privo delle specifiche autorizzazioni sanitarie. L’attività, che ha coinvolto oltre 40 uomini del Corpo delle Capitanerie di Porto, circa 30 uomini del Corpo Forestale dello Stato, un elicottero della Guardia Costiera a supporto, una volante della Polizia di Stato, e finalizzata alla tutela del consumatore a contrasto delle violazioni di norme igienico-sanitarie, e delle norme previste dal comparto pesca, ha consentito di sottrarre alla disponibilità dei consumatori prodotti avariati e pericolosi per la salute pubblica.
In Puglia – Parallelamente, nella regione Puglia, lo scorso fine settimana, i militari della Capitaneria di Porto di Bari al termine di un’accurata ed intensa attività di intelligence, hanno sottoposto a sequestro e disposto il ritiro dal mercato di circa 17 tonnellate di prodotti ittici vari:
– 1,1 tonnellate di "Brosme salato" appartenente alla famiglia dei Gadidae, commercializzato a volte in modo fraudolento come "merluzzo", è stato ritirato dal mercato in quanto contaminato dalla presenza di "Anisakis", parassita nematode che migra velocemente dalle viscere alle carni di alcune specie ittiche, minando pericolosamente la salute di chi lo assume fino a diventare, nei casi estremi, un pericolo mortale.
– 13,05 tonnellate di filetto di pangasio congelato, proveniente da un lotto con etichettatura "consumare entro 24 ore dallo scongelamento" rietichettato, dopo il frazionamento, in imballaggi più piccoli, con l’indicazione "consumare entro 15 giorni dallo scongelamento". Il prodotto era pronto per essere posto in commercio. Il titolare dello stabilimento all’ingrosso e di stoccaggio di prodotti ittici è stato deferito all’autorità giudiziaria per frode in commercio.
Tonno rosso – Nello stesso stabilimento è stata rinvenuta la presenza di cassette contenenti n. 14 esemplari di "Tonno rosso", occultate da etichette riportanti una specie diversa "Ricciole". Il prodotto, oltre ad essere sotto misura, era mancante della documentazione prevista dalle normative vigenti. 2,2 tonnellate di pesce smeriglio mancanti di documenti di rintracciabilità. 1,3 tonnellate di prodotto ittico vario , rinvenuto in una pescheria di Bari, è stato posto sotto sequestro in quanto proveniente da una partita precedentemente oggetto di furto. Il pesce è stato successivamente restituito ai legittimi proprietari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.