Intervista di agricultura.it all’assessore all’agricoltura della Regione Marche Paolo Petrini.
Assessore Petrini, che 2011 è stato per l’agricoltura della sua regione, faccia un breve bilancio?
Un anno con meno tensioni visti i prezzi dei cereali decisamente migliori rispetto all’anno precedente. Un anno di "transizione" in cui sono stati avviati numerosi progetti di riorganizzazioni delle filiere regionali. Un anno di crisi nel quale l’agricoltura mantiene un ruolo di compensazione visto l’aumento del 5% dell’occupazione nel settore.
Cosa le piace e cosa non le piace della proposta di riforma della Pac, presentata recentemente (12 ottobre) dalla Commissione Europea, per quanto riguarda la sua regione?
Mi piace l’integrazione con gli altri fondi per lo sviluppo delle economie territoriali; la possibilità di assicurarsi contro le oscillazioni dei prezzi; le modalità di sostegno al credito previste. Ammetto di non apprezzare particolarmente come è stato organizzato il "greening"; la presenza delle assicurazioni nel II pilastro; il taglio delle risorse all’Italia.
Quali sono i principali punti di forza e le maggiori criticità della “sua” agricoltura?
Iniziamo col dire che il valore delle produzioni alimentari è in evidente recupero e questo è un primo fattore che terrei ad evidenziare. Altro aspetti positivi sono la produttività del lavoro che riscontra valori più elevati della media nazionale, i relativamente elevati rapporti commerciali tra aziende agricole e agro-industria ed il fatto che esistano unità produttive di medio-grande dimensione che sono ancora “nascoste” dalla massa delle piccole aziende.Tra i fattori di difficoltà va certamente annoverato il numerod egli agricoltori che sta diminuendo in maniera molto evidente ed il valore della produzione agricola che è in costante calo.Altro aspetto è quello dell’offerta indebolita da una frammentazione della base produttiva
Fra i problemi del mondo agricolo la forse eccessiva burocrazia: quali sono le principali azioni fatte in questa direzione e quelle in programma?
Posso dire solo questo: quando ho avuto questa delega nel 2005 nel servizio erano occupate 270 persone e versavamo in una situazione di estrema difficoltà rischiando il disimpegno dei fondi comunitari. Oggi il servizio occupa 190 persone e siamo una delle regione maggiormente performanti nella spesa delle risorse del PSR.
Infine, dia un voto da 0 a 10 allo stato di salute dell’agricoltura delle Marche.
Un bel sei, per la fiducia. E di questi tempi non e’ poco.
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