Riceviamo e pubblichiamo una nota del Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche, Silvano Severini:
Il nuovo modello organizzativo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM) è diventato operativo dal primo gennaio 2012. La riorganizzazione nasce dalla necessità di rispondere appropriatamente alle nuove esigenze di sanità pubblica. Quello che è entrato appena in funzione è il frutto di due anni di lavoro, tra proposte e discussioni con tutti gli attori interessati a tale processo. L’Istituto Zooprofilattico, essendo un Ente Pubblico, per la sua attività gestionale ha bisogno per la programmazione del concreto assenso di diversi organi ed istituzioni, in primo luogo del Consiglio di Amministrazione (CDA). Nel corso del mese di dicembre u.s. sono stati affidati tutti gli incarichi
dirigenziali, anche attraverso selezioni interne, allo scopo di riallocare le risorse umane secondo il nuovo modello organizzativo. Nessuna improvvisazione, dunque, sul conferimento degli incarichi. Infatti, il processo di riorganizzazione è stato avviato nel corso del 2010 a seguito di diversi incontri con i sindacati della dirigenza e del comparto, nonché dalla piena adesione ed approfondito esame del Collegio di Direzione, ed ha cominciato a prendere sostanza con la delibera del CDA n. 15 del 03/11/2010. Tale delibera è stata esaminata in data 10/12/2010 dalla Conferenza dei Servizi delle due Regioni Umbria e Marche che assume decisioni comuni in ordine agli indirizzi di programmazione riguardanti l’Istituto. La Conferenza dei Servizi, dopo ampia discussione ed approfondimenti, anche in considerazione delle nuove competenze attribuite agli II.ZZ.SS. con Decreto del Ministero della Salute del 27 febbraio 2008, ha deciso di approvare, a seguito di attenta valutazione, la delibera stessa che, successivamente, è stata formalmente ratificata con atto DGRU 1947 del 20/12/2010.
Con tale atto la Regione ha inoltre previsto che “l’attivazione delle procedure di copertura dei posti in organico previsti dal ‘nuovo modello organizzativo’, è subordinata alla previa adozione da parte del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche del Regolamento per l’Ordinamento Interno dei Servizi dell’Istituto, che dovrà essere sottoposto al controllo previsto dall’art. 20 della legge Regione Umbria n. 5 del 19/02/1997 e dall’omologa legge Regione Marche n. 20 del 3 marzo 1997 e loro modificazioni e integrazioni". Il Consiglio di Amministrazione, con delibere n. 4 del 29/04/2011 e n. 10 del 26/05/2011, ha approvato il “Regolamento per l’Ordinamento Interno dei Servizi dell’Istituto” così come richiesto con delibera DGRU n. 1947 del 20/12/2010. La Conferenza dei Servizi delle due Regioni tenutasi il 3 giugno 2011, giusta approvazione con DGRU 580 del 07 giugno 2011, ha approvato il nuovo Regolamento Interno dei Servizi dell’Istituto ed il piano triennale delle assunzioni, emendati e riformulati dall’Istituto stesso a seguito dei chiarimenti richiesti in fase di controllo sugli atti dalla Direzione Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza della Regione Umbria.
Motivazioni – La riorganizzazione dell’IZSUM nasce dalla necessità di rispondere appropriatamente a diverse motivazioni:
– in primo luogo dalle nuove competenze in materia di controllo sugli alimenti di origine vegetale attribuite agli II.ZZ.SS. dal decreto del Ministero della Salute del 27/02/2008, il che comporta una rivisitazione e ristrutturazione di molti laboratori con accorpamenti, ridimensionamenti e ridenominazioni anche di funzioni apicali.
– in secondo luogo dal fatto che gli Istituti hanno una accentuata funzione di ricerca finanziata dallo Stato e dalla Comunità Europea (peraltro riconosciuta anche ai fini statistici dall’ISTAT), mentre il nostro Istituto non era adeguatamente attrezzato nelle funzioni apicali per adempiere con il massimo grado di responsabilizzazione a questa funzione.
– da ultimo questo Istituto era uno dei pochissimi II.ZZ.SS. che non aveva funzioni apicali per la dirigenza non medico veterinaria (che complessivamente rappresenta 1/3 dei dirigenti), cosa questa anacronistica in un mondo scientifico sempre più rivolto alla multidisciplinarietà, in costanza peraltro di sistematiche rivendicazioni sindacali della dirigenza sanitaria a tal proposito. La ridenominazione di alcuni posti di apicale medico veterinario risponde proprio alle motivazioni sopra evidenziate, fermo restando che il numero degli apicali veterinari è rimasto lo stesso.
Rispetto delle normative – Le procedure della selezione per il conferimento dei due incarichi di struttura complessa, oggetto di polemica ingiustificata, sono state attuate nel pieno rispetto della normativa vigente (D.P.R. 484/97) e garantendo la massima trasparenza: gli avvisi di selezione pubblicati all’albo on line e nel sito web in data 26.08.2011 ed in estratto sulla G.U. – 4" serie speciale – concorsi n. 68 del 26.08.2011, e sui BUR delle Regioni Umbria n. 35 del 30.08.2011 e Marche n. 74 del 25.08.2011; la scadenza della presentazione domande era per il 26 settembre 2011; i colloqui delle commissioni giudicatrici (2/3 commissari esterni all’azienda) con i candidati sono stati svolti rispettivamente in data 14.12.2011 (ricerca e sviluppo) e 16.12.2011 (strategica). La Conferenza dei Servizi delle due Regioni in data 29/11/2011, giusta approvazione con DGRU 1505 del 12.12.2011,sull’argomento, hanno assegnato all’Istituto come primo obiettivo strategico per l’anno 2012 l’“attuazione del nuovo modello organizzativo”. Di qui la necessità di procedere all’assegnazione di tutti gli incarichi a far data dal 1 Gennaio 2012.
Processi alle intenzioni – Tutto documentato, dunque, e attuato secondo la legislazione vigente. I processi alle intenzioni restano semplicemente tali in quanto i dipendenti, apparentati o meno, non possono essere né privilegiati né penalizzati per simili motivi, ma unicamente valutati per la propria professionalità e le Commissioni Indipendenti hanno emesso i loro giudizi di idoneità secondo i titoli, i colloqui e i curriculum di ciascun aspirante, tanto che le successive nomine costituiscono atto dovuto. In merito alla ricerca della trasparenza, dell’efficacia e dell’efficienza della gestione dell’Istituto, questa Direzione è passata alla contabilità economico patrimoniale e quindi al relativo controllo di gestione dal 1 gennaio 2010, vale a dire con circa 14/15 anni di ritardo rispetto alla prescrizione normativa, come penultimo ente sanitario in Italia, cosa questa che ha permesso il confronto con gli altri Istituti.
Trasparenza – A questo punto la Direzione, al fine di dare concreta attuazione alla politica della “trasparenza” verso gli stakeholders in coerenza con le ultime normative riguardanti la Pubblica Amministrazione, è stata promotrice insieme all’Istituto Lazio – Toscana del progetto sulle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali presentato a Todi in data 09/07/2010 . Tale progetto è stato condiviso dal Ministero della Salute ed in data 05.10.2011 sono stati illustrate le performance dei 9 Istituti aderenti al progetto direttamente al Ministro della Salute. Dalle risultanze del confronto è emerso che questo Istituto rappresenta nel complesso della rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali uno tra i migliori per efficacia ed efficienza. Ritengo doveroso che il modo più serio ed efficace di difendere l’importanza del ruolo pubblico segnatamente al settore della sanità sia appunto quello di non creare polemiche ingiustificate che arrecano solo danni all’immagine e alle professionalità che si impegnano con dedizione e competenza.