Le liberalizzazioni di settori strategici quali l’energia e i trasporti – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sarebbero un primo grande passo per rimuovere quelle falle sistemiche interne al comparto agroalimentare, spesso principali ostacoli allo sviluppo. La situazione dell’agricoltura italiana, con una riduzione delle aziende del settore del 32,2% in dieci anni e con una filiera che necessita di un presidio costante della legalità contro l’estendersi delle agromafie, – continua Tiso – richiede scelte innovative e coraggiose, e soprattutto che sappiano premiare il lavoro virtuoso di tutti quegli agricoltori che hanno dedicato la propria vita al settore e che sono oggi sempre più colpiti dal costante aumento dei costi di produzione, dai fenomeni speculativi e dalle distorsioni di mercato. I provvedimenti che l’Esecutivo si dice pronto ad adottare, ovviamente nel rispetto delle peculiarità del sistema Paese e delle scelte fatte dagli italiani, mi riferisco in particolar modo al referendum che ha espresso chiaramente la volontà dei cittadini di non privatizzare l’acqua – conclude Tiso -, possono rappresentare una vera e propria svolta, soprattutto nel contenimento degli ingenti costi di trasporto, particolarmente gravosi per la filiera agroalimentare.
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