Energia in cialda, come il caffè. Solamente un po’ più grandi (60-70 millimetri e uno spessore di 10 millimetri) e con un altro scopo: produrre energia termica dal legno vergine essiccato e ricomposto, senza alcun uso di prodotti chimici. È questa una delle novità che verrà presentata a Fieragricola 2012 (www.fieragricola.it), nel salone di Bioenergy Expo, dedicato appunto alle energie da fonti rinnovabili in agricoltura.
Dettagli – Il costo? Ancora top secret, ma Angelo Scaravonati, presidente di Rinnova Green Energy, la società che realizzerà nei prossimi mesi un filiera specifica dal legno all’energia, con tanto di impianto di lavorazione nel Cremonese, assicura che «sarà inferiore rispetto al pellet, del quale può definirsi un “cugino”, seppure destinato alla filiera interna e non al mercato, in quanto verrà utilizzato solo negli impianti che progetterà e svilupperà la società. Il legno delle cialde verrà prodotto a livello locale, seguendo rigorosamente la filiera corta. Al progetto parteciperà anche un partner industriale: Uniconfort, società italiana leader nella costruzione di impianti termici, che seguirà tutto l’aspetto legato alla progettazione e costruzione degli impianti stessi compreso l’assistenza ed il monitoraggio per garantire sempre la massima efficienza. «I vantaggi saranno quantificabili sia sul piano ambientale, perché si sostituiscono le fonti energetiche fossili tradizionali che dal punto di vista economico: bolletta energetica più leggera e maggiore ricaduta di valore sul territorio», precisa Scaravonati. Tra i vantaggi del «Progetto cialda», la facilità di stoccaggio del prodotto e la possibilità di convogliare l’energia termica prodotta anche all’interno di mini-reti di teleriscaldamento. Un aspetto che innesca forti potenzialità di impiego in zone come centri sportivi, comunità locali, condomini, sedi di pubbliche amministrazioni e, comunque, tutte quelle situazioni, anche industriali, che hanno un impianto di produzione di energia termica centralizzato.