Tutta questione di chimica. Che sposa Fieragricola. Agrofarma ed Assofertilizzanti, le associazioni aderenti a Federchimica (Confindustria) che rappresentano rispettivamente le imprese che producono gli agrofarmaci (cioè i prodotti chimici per la difesa delle colture dai parassiti animali e vegetali) e i fertilizzanti, parteciperanno alla rassegna internazionale dell’agricoltura, in programma a Veronafiere dal 2 al 5 febbraio 2012 (www.fieragricola.it). Nel giro di un paio d’anni, a livello europeo, entrerà in vigore la Direttiva Uso Sostenibile che incentiva ulteriormente il corretto uso degli agrofarmaci. La Direttiva prevede inoltre l’obbligo per gli Stati membri dell’applicazione di un piano di azione nazionale. Tale piano rappresenta una grande opportunità di qualificazione per la filiera agricola del nostro Paese.
Allo stesso modo anche la produzione integrata, finalizzata all’ottimizzazione dell’uso dei mezzi tecnici in agricoltura, rappresenta un’ottima opportunità per l’Italia, dove la produzione agricola ha già raggiunto eccellenti standard qualitativi, addirittura migliori di quanto previsto dalla normativa europea in materia.
Le associazioni prenderanno parte al Forum dell’agricoltura sostenibile: nel padiglione 1 dedicato ad Agripiazza (il salone dedicato ai mezzi tecnici e alle soluzioni innovative in tema di difesa e nutrizione delle colture) e in diretta sul web, saranno organizzati incontri tecnico-divulgativi per formare gli operatori del settore sul tema delle produzioni sostenibili.
I numeri di Agrofarma e Assofertilizzanti – Le imprese che aderiscono ad Agrofarma realizzano il 95 per cento del fatturato italiano del comparto che si colloca intorno agli 807 milioni di euro (anno 2010), rappresentando circa l’1,4 per cento del fatturato globale della chimica in Italia. Assofertilizzanti raggruppa i principali operatori del settore dei fertilizzanti (53 aziende, che producono concimi minerali, fertilizzanti organo-minerali, prodotti specializzati), con un fatturato complessivo di circa un miliardo di euro, pari a oltre il 90 per cento dell’intero mercato nazionale.
Agrofarmaci, un mercato da 807 milioni di euro – Nel giro di un decennio il valore del mercato italiano degli agrofarmaci è cresciuto del 15,3 per cento, fino appunto a 807 milioni di euro. Parallellamente, i consumi di agrofarmaci sono diminuiti del 32 per cento a livello nazionale: dalle 141.200 tonnellate del 1990 alle 95.830 del 2010. Gli investimenti in ricerca e sviluppo si aggirano intorno al 6 per cento del fatturato (circa 47 milioni di euro). Il valore del mercato mondiale degli agrofarmaci nell’anno 2009 è stato di 37,8 miliardi di dollari, in calo del 6,5 per cento rispetto all’anno precedente (fonte: CropLife International). L’Italia rappresenta circa il 3 per cento del mercato mondiale.
Fertilizzanti: un miliardo di euro a valore – Lo scenario economico del settore dei fertilizzanti è rimasto complessivamente stabile nel corso degli ultimi cinque anni. L’offerta continua ad essere caratterizzata da un elevato grado di importazione di prodotti da paesi extra Ue, con un consumo complessivo che si aggira attorno ai 5,5 milioni di tonnellate di cui circa 4,4 milioni di tonnellate di concimi e 1,1 milioni di tonnellate di ammendanti e substrati. Il fatturato 2009 è stato di circa 900 milioni di euro e rappresenta circa il 2 per cento dell’intero settore chimico italiano. Come per gli agrofarmaci, anche per i fertilizzanti il consumo è progressivamente diminuito nel corso degli anni.